Truffe da “trading online”, in Umbria più di 100 casi negli ultimi dodici mesi: 3 milioni di profitti illeciti
Il 2023 dell’Umbria si è chiuso con un dato che non lascia dubbi: un significativo aumento delle truffe sul web. Un incremento significativo degli illeciti legati al fenomeno del falso trading online con l’aumento del numero di portali che propongono programmi speculativi, apparentemente redditizi e l’utilizzo di tecniche molto sofisticate per contattare le vittime. Più di 100 casi registrati negli ultimi dodici mesi in Umbria: 89 in provincia di Perugia con 1.616.417 euro frodati e 16 in quella di Terni con 1.037.588 euro frodati per un totale di tre milioni di profitti illeciti. Si tratta di un fenomeno criminale estremamente insidioso per l’ammontare del danno patito dalle vittime, che oscilla dalle poche migliaia di euro sino a raggiungere cifre considerevoli. Nello schema ricorrente la truffa prende le mosse da un contatto diretto che si instaura tra vittima e criminale sulle più note piattaforme social, e spesso anche app di incontri. Non di rado, per promuovere le proposte di investimento i truffatori utilizzano anche il nome di aziende importanti. La truffa ha come oggetto un investimento nel mercato delle cripto-valute, notoriamente caratterizzato da una volatilità di prezzo tale da incentivare il malcapitato ad investire ingenti somme di denaro con l’illusione di guadagni molto elevati. In tutti i casi la vittima viene invitata a registrarsi su una piattaforma online gestita dal truffatore, che ovviamente riporta dati fittizi per motivare il malcapitato secondo uno schema tipico: rilevanti guadagni nell’immediato, che inducono la vittima ad “investire” ulteriore denaro, seguiti da rapide riduzioni sino ad azzerarsi Proprio per questo il Centro Operativo Sicurezza Cibernatica di Perugia, che comprende anche la sezione di Terni, sta svolgendo una importante opera di prevenzione e di comunicazione.