Umbria ancora in zona bianca per occupazione posti in terapia intensiva; calo epidemia lento
In Umbria al momento su 127 posti letto di terapia intensiva, ne risultano occupati 11. Degli 11 ricoverati, 2 sono in fase di trasferimento in altro setting assistenziale: lo rende noto il commissario per la gestione dell’emergenza covid in Umbria, Massimo D’Angelo, precisando che “la misura per l’attribuzione dei colori alle Regioni, in base al decreto ministeriale n. 105, tiene conto sia dei posti letto attivi, che di quelli attivabili, per cui l’Umbria con 86 posti già attivati e 41 attivabili è ancora in zona bianca.
L’INTERVENTO DEL FISICO ALL’ANSA UMBRIA – In Umbria nel complesso l’epidemia di Covid “sta evolvendo favorevolmente ma la velocità è minore di quanto si poteva inizialmente sperare”. E’ l’analisi del professor Luca Gammaitoni, fisico sperimentale dell’Università degli Studi di Perugia che sta analizzando l’evoluzione della pandemia attraverso modelli matematici. “La ricetta da seguire è sempre quella: vaccinare chi non si è ancora vaccinato ed usare prudenza nei contatti”, aggiunge rispondendo all’ANSA.
“Se osserviamo la curva dei contagi giornalieri – spiega il professor Gammaitoni – ci accorgiamo che allo stretto picco che ha fatto un massimo un mese fa, in questi giorni si è sostituito un andamento molto più lento che promette una decrescita continua ma sposta in avanti il termine di uscita da questa ondata. Da un’analisi dei dati del Servizio sanitario nazionale, emerge chiaramente che nelle ultime settimane si è venuto a creare un fenomeno di crescita importante dei contagi soprattutto nelle due fasce giovanili: 5-10 e 11-19 anni. Sono queste infatti le fasce d’età che resistono alla discesa già ampiamente avanzata per le altre fasce. Il fenomeno – conclude il professor Gammaiotoni – è probabilmente dovuto ad una ripresa delle lezioni in presenza e all’incremento dei contatti tra giovanissimi”.