Umbria Jazz: incasso superiore ai 2,3 milioni per 40 mila paganti

Un incasso superiore ai 2,3 milioni per 40 mila paganti, con una media di 3.200 paganti all’Arena, oltre 500 al teatro Morlacchi e 150 alla Sala Podiani. Sono i numeri della 50esima edizione di Umbria Jaz, la kermesse in programma dal 7 al 17 luglio a Perugia. Il bilancio della manifestazione è stato tracciato questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta all’Hotel Brufani alla presenza di Gian Luca Gaudenzi, presidente della Fondazione Umbria Jazz, Carlo Pagnotta direttore artistico ed anima di Umbria Jazz, Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, e Andrea Romizi, sindaco di Perugia.

“Con 40 mila paganti è stato eguagliato il record del 2019, anno che viene superato però per quanto riguarda gli incassi” ha affermato il presidente della fondazione Umbria jazz Gian Luca Laurenzi. “Ancora più dei numeri, che sono da primato – ha aggiunto -, voglio parlare di chi fa il festival e della solidità del suo assetto, a partire dalla direzione artistica e dalle professionalità di un organico di assoluto livello”.
Laurenzi ha quindi citato tutte le risorse umane che hanno coordinato un totale di 200 persone. “Se siamo arrivati qua – ha detto – il merito è loro, con il direttore artistico e fondatore Carlo Pagnotta a fare da trade union. Siamo unici, non c’è una cosa vicina a noi in Italia. Struttura e organizzazione sono un patrimonio di Umbria jazz e dell’Umbria che va tutelato. Se il pubblico è il primo finanziatore di Umbria jazz va detto grazie a Carlo Pagnotta per aver allestito con i suoi collaboratori un programma artistico fatto con la freschezza di un trentenne”.
Di festival “in ottima salute con un brand che ancora funziona” ha poi parlato lo stesso Pagnotta. “Non mi risulta – ha proseguito – che ci siano altri festival in Italia che raggiungono questi numeri, così come il clima che si respira qua che non ha nessun festival al mondo. Per la programmazione sono anni che lavoriamo con un pool artistico. Da soli non si fa niente, quindi non devo essere celebrato solo io, dividiamo i meriti con tutta la squadra”.

Di assoluto rilievo anche i dati social, con un flusso di pubblico nei canali del festival di oltre 2 milioni di utenti nei dieci giorni del festival: in particolare su Facebook 1.621.483 impressions organiche per oltre 68.000 click sui post, con una copertura della pagina di oltre 1 milione di utenti. Su Instagram una copertura di quasi 70mila con oltre 20mila visualizzazioni al giorno. Il media team di UJ ha prodotto 16 tera di materiali foto-video.

Radio Monte Carlo, radio ufficiale del festival, ha contribuito a questo ottimo risultato con 122 ore di diretta da Perugia, 70 interviste e oltre 10 live realizzati, con uno staff di 15 persone tra speaker e tecnici.

Se si può sottolineare un tema caratterizzante di questa edizione, è stata la forma-canzone nelle sue diverse declinazioni: la canzone dello straordinario storyteller Bob Dylan; la più raffinata canzone d’autore italiana di Paolo Conte; le hit più celebri dei Police orchestrati da Stewart Copeland; le canzoni del repertorio popolare americano ma anche italiano, irlandese, latinoamericano di Rhiannon Giddens; le canzoni del rock blues di Joe Bonamassa e quelle legate alle radici folk di Ben Harper.

Anche tanto jazz: una edizione illuminata dai lampi del trio di Brad Mehldau, del quartetto di Branford Marsalis, del duo Enrico Rava- Fred Hersch, del quartetto di Bill Frisell, della band stellare di Herbie Hancock, delle star italiane Stefano Bollani e Paolo Fresu, ma pure dalla più soffusa atmosfera “da camera” dei concerti nella Galleria Nazionale dell’Umbria.

Di particolare rilievo quest’anno la qualità del programma dei concerti gratuiti, anche in omaggio alla formula con cui il festival fu pensato cinquanta anni fa: tra i circa 130 eventi gratuiti non si può non citare l’esplosivo esordio di Ranky Tanky.

CLINCS e UJ4KIDS sono ormai due sezioni consolidate (i corsi del Berklee College of Music di Boston) e in crescita (i laboratori per bambini e ragazzi). Grande successo e bellissimo clima per l’anteprima di UJ4KIDS in Corso Cavour, animato da band, famiglie e “movida”.

Umbria Jazz non si ferma. È già tempo di pensare all’immediato futuro, con UMBRIA JAZZ WEEKEND in programma a Terni dal 14 al 17 settembre, e poi sarà la volta di UMBRIA JAZZ WINTER a Orvieto (28 dicembre-1° gennaio), di cui ricorre il trentesimo anniversario.