Vaccini da oggi anche over 70, precedenza agli anziani, fragili e disabili
Da oggi partono le vaccinazioni anche per la fascia di età tra i 70 e gli 80 anni. Il criterio scelto dal piano vaccinale messo a punto dal governo è quello delle età decrescenti: si finirà di vaccinare gli over 80, docenti e forze dell’ordine, per poi passare ai pazienti cosiddetti fragilissimi. Stop alle regole diverse da regione a regione, che fino ad oggi hanno avuto un grande margine di discrezionalità. Il criterio che il nuovo governo impone alle regioni è quello delle fasce d’età, dai più anziani ai più giovani. Ma con alcune sacrosante correzioni. Hanno la precedenza gli “estremamente fragili”, che soffrono in forma grave di una serie di patologie e anche i disabili gravi. Si apre poi all’immunizzazione nei luoghi di lavoro, con il doppio canale della vaccinazione diretta in azienda per le grandi imprese, e negli ambulatori dell’Inail per quelle piccole, che non hanno il medico aziendale. L’obiettivo del governo è mettere fine al fai da te delle singole regioni, che in alcuni casi hanno scelto di immunizzare categorie di persone non sempre a rischio o in prima linea. Le priorità saranno le stesse in tutte le regioni. Va completata la vaccinazione di personale sanitario, over 80, personale della scuola e forze dell’ordine. Ma in parallelo si parte con il criterio delle fasce d’età in ordine decrescente, cominciando dalle persone che hanno più di 70 anni. In contemporanea gli “estremamente fragili” che hanno in forma grave una delle 14 patologie indicate dal precedente protocollo e che comprende le malattie respiratorie e circolatorie. Saranno compresi anche i disabili gravi. Oggi in Umbria è stato fatto il punto sulle vaccinazioni fatte: sono 82.171 le dosi somministrate. ” Stiamo predisponendo – ha detto il commissario regionale Covid, Massimo D’Angelo – nuovi punti vaccinali sul territorio per essere il più possibile capillari e si sta valutando con i medici di medicina generale un intervento massivo. Agiremo con punti vaccinali ospedalieri, territoriali e poi con i 720 medici di assistenza primaria”. Inoltre il sistema sulle prenotazioni verrà integrato ” dai diversi sistemi informativi di cui dispongono i medici di base”. L’assessore Coletto ha sottolineato che ” il Governo ha deciso di cambiare strategia andando per fasce di età: sarà certamente più semplice “.