Vaccino Covid, prime dosi per 25 mila umbri: quattro gli ospedali coinvolti
Saranno 25 mila i residenti in Umbria che riceveranno le prime dosi di vaccino anti-Covid della Pfizer quando disponibili. Lo ha annunciato il commissario per l’emergenza coronavirus in Umbria Antonio Onnis. ” Su una base di distribuzione in rapporto alla popolazione è presumibile che vengano messe a disposizione per la Regione, con la prima fornitura, circa 50 mila dosi di vaccino . Sufficienti per un primo gruppo di 25 mila persone, visto che va somministrato con due dosi a distanza di un mese “, ha aggiunto Onnis. Il commissario, ex numero uno dell’azienda ospedaliera, ha comunque ricordato che al momento non c’è ancora un numero preciso in relazione alla quantità assegnate alle regioni delle 3,4 milioni di dosi del vaccino Pfizer opzionato per l’ Italia. ” Con il commissario Domenico Arcuri – ha proseguito – stiamo definendo il modello organizzativo e la rete di distribuzione. Ci è stato intanto chiesto di individuare quattro ospedali del territorio regionale su cui centralizzare le attività vaccinali “. Il regista degli aspetti macrologistici è quindi Arcuri , la Regione ha il compito di studiare le modalità della micrologistica e della distribuzione. ” Il primo vaccino verosimilmente utilizzabile è quello più impegnativo dal punto di vista della logistica del freddo, ma già all’orizzonte ce ne sono altri per cui sta avanzando la trattativa”, ha quindi spiegato il direttore regionale della Sanità Claudio Dario. Il vaccino anti-Covid della Pfizer e BioNTech è risultato efficace nel prevenire il 90% delle infezioni durante la fase 3 della sperimentazione.” Le notizie di oggi sul vaccino sono incoraggianti, la ricerca scientifica è la vera chiave per superare L’ emergenza”, ha affermato il Ministro della Salute Roberto Speranza. Insomma la scienza europea funziona e la Commissione di Bruxelles presto firmerà un contratto per avere fino a 300 milioni di dosi. ” Continuiamo a proteggerci a vicenda nel frattempo” , scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen , su Twitter.