Viabilità, Federconsumatori: “Perugia prigioniera del traffico”
PERUGIA – Una delle prime giornate ufficiali di rientro dei perugini segna il caos nelle strade. A dirlo è Alessandro Petruzzi, di Federconsumatori Perugia: “Oggi mercoledì 28 agosto 2019 ennesima giornata di passione per chi deve spostarsi in Umbria ed in particolare nella zona del capoluogo regionale. Questa mattina dopo le 9.30 causa le lunghe file causate dai lavori (ormai permanenti ) sul viadotto Genna (Perugia)si è verificato l’ennesimo incidente all’interno della galleria San Faustino direzione Trasimeno bloccando totalmente la viabilità cittadina e interegionale con grave difficoltà per far transitare anche i mezzi di soccorso. Il traffico cittadino che dalla rampa di San Faustino si immette sulla E 45, causa l’incidente di cui sopra ha bloccato l’intera zona di stazione Fontivegge, via Settevalli ,zona stadio e ancor più problematico accesso ospedale regionale Silvestrini. Tutti cittadini ” sequestrati in auto ” hanno potuto constatare come anche le auto della polizia e la croce rossa non trovavano spazi per passare. Come è possibile mantenere una situazione simile per messi e mesi ? Che succederà alla ripresa di settembre e alla riapertura delle scuole ? Leggiamo oggi che la prevista fine dei lavori per i primi di settembre slitterà….Segnaliamo che i lavori sul cantiere oggi erano quasi fermi. Perchè ?
Se ci spostiamo (sic!)dall’ altra parte della città,zona Lidarno, troviamo altre difficoltà, altre file e ritardi. Federconsumatori facendosi interprete dello sconforto dei pendolari,delle imprese e di tutti gli automobilisti esasperati chiede di sapere che fine ha fatto il famoso progetto del ” Nodo stradale di Perugia “opera necessaria da tempo ed ora divenuta strategica anche a seguito degli importanti interventi del ” Quadrilatero” fra Umbria e Marche e il conseguente aumento dei volumi di traffico della Perugia-Ancona e la Foligno-Civitanova Marche. Sarebbe gravissima la sola ipotesi che si potrebbe verificare e il caso in cui per i continui incidenti e ingorghi i mezzi di soccorso non potessero svolgere il proprio compito con enorme rischio per l’intera comunità”.