XX Giugno, albo d’oro per Istituto Don Bosco, Alberto Grohmann, Giampiero Frondini, mons. Carlo Rocchetta

La mattina del 20 giugno, dedicata alle celebrazioni della festa perugina, si è conclusa con l’atteso appuntamento in sala dei Notari per le iscrizioni all’albo d’oro deliberate lo scorso venerdì dal Consiglio comunale. Presenti le massime autorità civili e militari della città: tra gli altri la presidente della regione Donatella Tesei, il prefetto Armando Gradone, il vice sindaco Gianluca Tuteri, gli assessori Luca Merli, Leonardo Varasano, Margherita Scoccia, il presidente del Consiglio comunale Nilo Arcudi, numerosi consiglieri comunali, la rappresentante della provincia di Perugia Erika Borghesi.

Aprendo la cerimonia il sindaco Andrea Romizi ha ribadito che l’iscrizione all’albo d’oro rappresenta la massima onorificenza della città che, non a caso, viene assegnata proprio in una data identitaria della storia perugina, il 20 giugno.

Il sindaco ha inteso ringraziare i componenti della commissione comunale albo d’oro per il lavoro svolto e per essere riusciti in maniera condivisa a proporre al Consiglio comunale candidature autorevoli e gradite. Un grazie, inoltre, è stato rivolto anche alle associazioni ed ai cittadini che hanno presentato proposte alla commissione albo d’oro.

Quattro i nuovi iscritti. Eccoli nel dettaglio con le relative motivazioni.

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-Prof. Alberto Grohmann:

“Personalità di assoluto ed indiscusso rilievo nel panorama culturale della nostra Città, dal 2012 è Professore Emerito dell’Università di Perugia. Dal conseguimento della laurea in Economia e Commercio, il 15 novembre 1965, ha intrapreso un lungo ed intenso percorso di insegnamento, ma anche di studio e ricerca costanti, mosso da un profondo interesse per le connessioni e le sinergie tra storia economica, storia sociale e storia urbana, di cui abbiamo contezza e testimonianza grazie ai suoi lavori.

Autore di innumerevoli pubblicazioni, apprezzate a livello nazionale ed internazionale, ha vinto anche numerose e prestigiose borse di studio tra cui, solo per citarne alcune, quelle assegnategli nel 1978 dalla Harvard University e dalla Commissione per gli Scambi Culturali tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America, entrambe fruite presso “Villa I Tatti”, The Harvard University Center for ItaliansRenaissance Studies di Firenze. Qui ha completato la stesura definitiva di un ampio studio dedicato a Città e territorio tra Medioevo ed Età Moderna (Perugia, secc. XIII-XVI), pubblicato nel 1981 e, sempre nello stesso anno, anche la stesura del volume “Perugia”, apparso nella collana “Grandi opere” serie “Le città nella storia d’Italia” degli Editori Laterza.  Entrambi i testi, come molti dei suoi saggi, hanno ottenuto numerose recensioni in riviste italiane e straniere, così come anche molti dei suoi saggi.

Nel corso della sua carriera professionale, è stato componente del Comitato scientifico del GISEM, della Giunta e del Comitato scientifico dell’Istituto internazionale di Storia economica “F. Datini” di Prato, del Comitato scientifico della rivista “Città & Storia”, della rivista “Studi Storici Simeoni”, della Giunta e del Comitato scientifico della Società degli storici economici italiani, dell’Associazione di storia urbana italiana e dell’ICSIM e del Comitato CUN per le scienze economiche.

A lui il sentito riconoscimento della Città di Perugia.

Il Prof. Grohmann, nel ricevere dalle mani del sindaco il premi,o ha parlato di “enorme onore da parte di una città che ho amato tanto. Una città di grandissimo livello culturale e socio-economico; una città che ha una lunga storia, che è anche la mia storia. L’onore che mi rendete oggi è un grande segno che ricevo in questa meravigliosa sala creata per essere la sede del popolo della città”.

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-Giampiero Frondini:

“Ha dedicato la sua esistenza al Teatro con quasi 70 anni di attività alle spalle.

Il suo lavoro e la sua passione hanno contribuito alla crescita culturale della città e dei cittadini ed alla promozione del Teatro, non solo come forma di espressione artistica, ma anche come strumento di conoscenza e di inclusione sociale.

Nel campo della progettazione teatrale e della recitazione ha lasciato tracce indelebili, nella memoria cittadina e non solo, quale membro fondatore della storica Compagnia Fonte Maggiore, in qualità di attore e regista unanimemente apprezzato e come uno degli iniziatori di un format, quale quello del “Teatro in piazza”, che ha modificato, nel mondo intero, il modo di rappresentare l’arte teatrale.

Non meno significativa è stata anche la sua attività pionieristica nel campo dell’animazione culturale ed a supporto del ruolo sociale del Teatro, al fianco di Scuole o Enti impegnati nella integrazione in ambito carcerario e psichiatrico o per persone con disabilità.

La sua iscrizione nell’Albo d’Oro di Perugia è un tributo alla sua opera ed alla sua arte ma ha anche un alto valore simbolico nei confronti dell’eterogenea categoria dei “Lavoratori dello Spettacolo”, che tanto ha sofferto nel lungo periodo emergenziale e che raramente è stata oggetto di un così importante riconoscimento”.

Frondini, dopo aver ricevuto l’ambito riconoscimento, ha voluto ringraziare, innanzitutto, il sindaco e l’Amministrazione per averlo reso possibile. Poi il suo pensiero è andato alle associazioni che con la loro attenzione hanno contribuito alla crescita dei suoi progetti. Un grazie anche alla cittadinanza, sempre presente al suo fianco – ha detto – e nel mio cuore, ed infine alla famiglia che gli ha consentito, con le sue rinunce, di sviluppare tanti progetti.

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Mons. Carlo Rocchetta

“Già docente di sacramentaria alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e alla Facoltà Teologica di Firenze, attualmente è docente presso l’Istituto Teologico di Assisi. E’ socio fondatore della Società Italiana per la Ricerca Teologica (SIRT), e dell’Accademia Internazionale della Spiritualità Matrimoniale (INTAMS) con sede a Bruxelles, oltre che direttore del Corso di Teologia Sistematica di Bologna ed autore di numerose pubblicazioni e contributi a riviste scientifiche.

Nel corso del suo impegno ministeriale, ha sentito il forte desiderio di dedicarsi completamente alla famiglia e, in particolare, alle coppie in crisi e ai loro figli, ai coniugi soli e separati. Un’esigenza interiore profonda, come una vocazione nella vocazione, che lo ha portato a lasciare le cattedre e gli altri impegni a livello nazionale, per dedicarsi totalmente a questa missione o servizio. Le sue opere più recenti nascono, così, dall’attività di assistente spirituale presso il Centro Familiare “Casa della Tenerezza” diPerugia, che si occupa dell’accoglienza di coppie in difficoltà, della formazione alla vita coniugale e dello studio sulla teologia del matrimonio e della famiglia.

Il suo messaggio “la tenerezza, insieme con la misericordia, salverà il mondo” ed il concetto di “tenerezza” intesa come un modo di pensare, di amare, di relazionarsi, sono ispirazione delle “Scuole della tenerezza” che si tengono a Perugia e stimolo per noi tutti ad umanizzare i rapporti interpersonali, le relazioni e la società, basandoli non sull’avere ma sull’essere”.

Mons. Rocchetta, prendendo la parola dopo la consegna del premio, ha spiegato che l’onorificenza è profondamente legata all’attività che viene svolta a Monte Morcino da oltre 20 anni nel centro “casa della tenerezza”: un servizio lodevole rivolto alle famiglie.

Idealmente, dunque, il premio va condiviso con le famiglie ed i tanti volontari che operano giornalmente con passione nel centro.

Mons. Rocchetta ha ricordato il punto nodale della sua storia, quando decise di lasciare l’insegnamento, pur se prestigioso, per dedicarsi proprio al sostegno alle famiglie. Ciò in quanto la famiglia è al centro della società e vive nel cuore di Dio.

“Sentirsi oggi parte della città di Perugia è un grande onore: l’auspicio ora è di continuare a lavorare tutti insieme per il bene della collettività ed al servizio delle famiglie.

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-Istituto Don Bosco di Perugia:

Arrivati a Perugia nel 1922, i Salesiani si sono subito calati nella vita di un rione speciale, quello di Porta Sant’Angelo, dove hanno vissuto e condiviso con slancio le ansie e le speranze della povera gente.In poco tempo si sono guadagnati la stima e l’ammirazione di tutti per la cordiale socievolezza e il modello di vita esemplare, qualità che nel tempo non sono mai venute meno e che hanno permesso loro di dedicarsi all’educazione dei giovani perugini con grande passione, lavorando con impegno sempre costante nella nostra comunità al fine di dare concretezza al sistema educativo di Don Bosco, teso a formare “buoni cristiani e onesti cittadini”.

In questo lungo periodo, grazie alla loro attività, decine di migliaia di perugini hanno potuto usufruire di un oratorio, di una polisportiva e, per decine di anni, di una scuola media, di un liceo classico e linguistico, di una residenza per studenti universitari e, dal 1981, di un centro di formazione professionale.

Proprio nell’anno in cui ricorre il primo centenario della presenza dell’Opera Salesiana a Perugia, l’iscrizione dell’Istituto Don Bosco nell’Albo d’Oro della Città, vuole esprimere a questa pregevole Istituzione, il nostro riconoscimento e la profonda gratitudine della cittadinanza tutta, con l’augurio per il raggiungimento di nuovi importanti traguardi”.

A ritirare il premio per l’Istituto Don Bosco è stato il Rettore maggiore della congregazione dei salesiani Don Angel Fernandez Artime che, nell’esprimere un senso di onore nel sedere accanto a premiati tanto illustri, ha voluto ringraziare Perugia e le sue Istituzioni a nome delle congregazioni salesiane. “Dopo 100 anni di presenza in città il patrimonio più grande che possiamo offrire è rappresentato dalla storia di tante ragazze e ragazzi che nel nostro istituto hanno cambiato la loro vita e ricevuto qualcosa. Ciò perché l’istituto salesiano ha dato tantissimo ai perugini, agli italiani ed agli stranieri, facendo cittadinanza e creando umanità”.

Don Angel ha concluso definendo l’iscrizione all’albo d’oro un atto umano che esprime valori di comunione, cittadinanza e speranza per il futuro.