Zone rosse piu’ larghe? Domani report decisivo, rischio terza ondata. Tesei: ” Siamo in mano alla scienza”

“Questo virus è molto più insidioso di quello che pensiamo, siamo in mano alla scienza e dobbiamo seguirla” , lo ha detto questa mattina in Consiglio Regionale la governatrice Donatella Tesei. Il rischio di nuove restrizioni è dietro l’angolo. I timori legati all’espansione del Covid-19 sono tanti e , in questo momento, c’è l’assoluta necessità di prevenire la terza ondata evitando di commettere gli errori fatti nella seconda. In attesa dei dati del monitoraggio la linea è quella di massimo rigore per prevenire una “terza ondata” che potrebbe essere – questo emerge dagli ultimi report della cabina di regia nazionale – addirittura più aggressiva. Le mutazioni fanno paura : quella inglese, ma soprattutto quella brasiliana e sudafricana ormai presenti in numerosi luoghi d’Italia. Quella brasiliana, insieme all’ inglese, sicuramente in Umbria. Per questo si guarda con apprensione al report di domani, a cominciare dall’ Rt. Si monitora, inoltre, con particolare attenzione la tenuta delle strutture ospedaliere  e i posti letto occupati nelle terapie intensive. Il ministero della salute registra un’incidenza al 18% della variante inglese, ritenuta la più trasmissibile, ma ritiene che la percentuale possa salire ancora. Lo stesso ministero della salute sottolinea come stia aumentando il numero dei malati per la variante sudafricana, soprattutto nell’area di Bolzano, e per quella brasiliana , trovata in Umbria e in Toscana. Gli esperti avvertono che c’è l’urgenza di frenare l’ avanzata,  altrimenti c’è il pericolo che nel giro di due o tre settimane queste mutazioni possano essere prevalenti rispetto al virus . Per questo l’idea che sta prevalendo  è quella di mandare in lockdown non soltanto i centri dove maggiore è l’incidenza della varianti, ma anche quelli limitrofi proprio per cercare di arginare la diffusione. Il tutto per evitare che sia l’intero Paese a dover essere chiuso. È questa l’eventualità che si cerca di scongiurare.  Domani si saprà meglio , proprio alla luce di quanto emergerà dal monitoraggio settimanale . L’ attenzione si concentrerà sulla tenuta delle strutture sanitarie, sulle terapie intensive , indicatori chiave dell’andamento della pandemia.