A Gualdo Tadino riunione del gruppo di lavoro sull’ospedale di Branca. Barberini: “Laboratorio h24”
GUALDO TADINO – Il 26 Ottobre 2018 presso la Sala Consiliare del Comune di Gualdo Tadino si è tenuta la riunione del tavolo di lavoro promossa dal Sindaco di Gualdo Tadino sui temi della sanità e dei servizi territoriali al quale hanno partecipato i sindaci della fascia appenninica quali massime autorità sanitarie dei rispettivi territori, le associazioni portatrici di interessi, le organizzazioni sindacali, i medici ed operatori del nosocomio di Branca, il direttore sanitario della Asl umbria 1 Dott.Pasquale Parise, l’Assessore Regionale Luca Barberini, che dopo ampia, approfondita e costruttiva discussione hanno condiviso quanto segue :
– L’ Ospedale di Branca è stato, è e resterà a pieno titolo nella rete dell’emergenza- urgenza. Il ruolo strategico nel quadro della sanità regionale del nosocomio di Branca verrà riconfermato senza dubbio alcuno nel redigendo Piano Sanitario Regionale.
– L’Ospedale di Branca così come già avvenuto in maniera molto significativa negli ultimi anni, continuerà ad essere potenziato sia in tecnologia che in dotazione organica, visti anche gli ottimi risultati qualitativi e quantitativi ottenuti nell’ultimo quadriennio.
– L’attività ospedaliera del laboratorio analisi dell’ospedale di Branca continuerà ad operare h24 garantendo tutte le prestazioni fino ad oggi svolte.
– Visto che nell’ospedale di Branca insiste il centro regionale di Fibrosi Cistica, vi sarà uno sviluppo ed un potenziamento dell’attività specialistica, anche per quanto attiene gli esami di laboratorio.
– Relativamente alle prestazioni svolte sul territorio, la riorganizzazione delle medesime saranno oggetto della predisposizione di un apposito progetto di messa in rete, al fine di innalzare i livelli qualitativi delle prestazioni e generare possibili risparmi che verranno interamente reinvestiti per potenziare la rete dell’emergenza urgenza, quindi anche l’ospedale di Branca. Il progetto sopra citato una volta redatto (tempo stimato un anno e mezzo circa) sarà oggetto di una fase partecipativa preventiva fino alla conclusione della quale nulla cambierà rispetto alle attuali prestazioni.