Aeroporto, l’assessore Chianella: “Disponibili risorse per lo scalo San Francesco”
PERUGIA – “Nel tempo sono state impegnate significative risorse per lo sviluppo dell’aeroporto dell’Umbria, ed ancora oggi, malgrado le oggettive carenze di bilancio, sono disponibili finanziamenti”: così stamani in consiglio regionale l’assessore Giuseppe Chianella, il quale ha sottolineato che “pur in presenza di un calo del traffico del 19 per cento nel 2016, con 220 mila passeggeri rispetto ai 270 mila del 2015, la società di gestione Sase potrebbe registrare un conto economico in ulteriore miglioramento rispetto alla perdita di circa 850 mila euro del 2015″.
Smacchi aveva chiesto di “attuare subito il piano triennale di rilancio e promozione dell’Aeroporto umbro e assicurare a Sase i finanziamenti con regolarità, al fine di evitare difficoltà nei confronti dei creditori e dando la possibilità di stipulare contratti con altri vettori. Lo scalo è per l’Umbria una grande opportunità, consolida la nostra vocazione turistica e garantisce accessi legati anche a chi viaggia per affari. Negli anni la Sase, la società che gestisce lo scalo, ha garantito una politica oculata, tutta orientata all’aumento delle rotte e dei passeggeri, tant’è che si è passati dai 40mila del 2004 ai 280mila del 2015. Sullo scalo umbro si è anche notevolmente investito: tra il 2010 e il 2012 sono stati messi a disposizione 42,5 milioni di euro, di cui 27 della Presidenza del Consiglio dei ministri, 12 della Regione e 3,4 di Enac. Risorse che la Regione, tramite Sviluppumbria, socia di Sase, rinnova annualmente. In questo quadro, alla luce quindi dello sforzo economico sostenuto dalle Istituzioni umbre, l’aeroporto assume un’importanza strategica, capace di trainare anche i timidi segnali di ripresa che si intravedono e capace di aiutare un territorio colpito dal sisma. Il triennio 2016-2018 dovrebbe essere quello del rilancio. Ma dopo il calo dei passeggeri nel 2016, tornati a 220mila, sembra che manchi una prospettiva. Nello scorso marzo nell’audizione con Sviluppumbria ci era stato prospettato un quadro per far fare un salto di qualità dell’aeroporto grazie all’apertura del bando per le manifestazioni di interesse da parte dei privati. Sarebbe dovuto uscire entro l’autunno scorso, ma ancora non ci siamo. Anche in considerazione degli eventi sismici che hanno colpito l’Umbria mi sembra che manchino quelle certezze che ci erano state prospettate per il rilancio del turismo, sempre più necessario”.
Chianella ha riferito che “per lo sviluppo delle rotte sono in corso trattative con diversi vettori. Per questo la Cassa di risparmio è in procinto di erogare ulteriori fondi per facilitare l’attivazione di una base presso lo scalo umbro. E’ in fase di rinnovo il contratto triennale con Ryanair: altri vettori che hanno chiesto informazioni sono Easyjet, Air Arabi, Transavia e alcuni vettori russi, mentre sono state avviate trattative con Vueling per un collegamento con Barcellona. Nel novembre scorso sono entrati in servizio i nuovi collegamenti Ryanair con Catania, oltre a quelli previsti per l’estate con Londra, Bruxelles e Trapani. Quattro rotte che faranno viaggiare viaggiare oltre 200 mila passeggeri l’anno e supporteranno 150 posti lavori. Al momento i numeri indicano che la direzione scelta è quella giusta, con voli Mistral con la Sardegna. L’aeroporto ha le carte in regola per diventare una nuova base logistica di Mistral Air, del gruppo Poste. Più problematica la trattativa con Alitalia per il possibile ripristino del collegamento con Fiumicino, che al momento è in una fase di stallo. Resta l’impegno di Regione e Sase – ha concluso Chianella – ad assicurare collegamenti giornalieri verso Roma e Milano, che consentano agli umbri di potersi assicurare la partenza da Perugia per coincidenze verso tutto il mondo”.