Agricoltura, il Parco tecnologico 3A a supporto della gestione del Psr
PERUGIA – Sarà il Parco tecnologico agroalimentare 3A-Pta, società della Regione Umbria, a supportare l’Autorità di gestione del Programma di sviluppo rurale (Psr) per l’Umbria 2014-2020 per l’assistenza tecnica alle attività di innovazione, per la predisposizione e la gestione del Registro regionale delle razze locali a rischio di erosione genetica e per la salvaguardia della biodiversità regionale.
Lo ha stabilito la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Fernanda Cecchini, approvando – sulla base dell’esperienza acquisita dalla 3A-Pta nella passata programmazione e per le capacità professionali presenti al suo interno – lo schema di convenzione per il servizio di supporto tecnico al Psr. “Il Parco 3A – sottolinea l’assessore Cecchini in una nota – ha svolto un ruolo determinante nel favorire la diffusione dell’innovazione nel sistema agricolo, alimentare e forestale regionale attraverso lo sviluppo e il coordinamento di numerosi progetti innovativi finanziati dalla misura 124 del Psr 2007-2013. In questo ruolo ha avuto contatti con molteplici imprese regionali e istituti di ricerca nazionali, pubblici e privati, conseguendo anche un ruolo rilevante a livello internazionale. Un’esperienza importante per l’attuazione della misura 16 ‘Cooperazione’ del nuovo Psr che prevede una sinergia fra i diversi operatori per l’uso efficiente delle risorse, la redditività, la competitività, la tutela dell’ambiente, la mitigazione dei cambiamenti climatici, la creazione di poli e reti”.
Il 3A-Pta, che dal 2000 opera anche nel settore della biodiversità di interesse agrario, supporterà inoltre la Regione nell’istituzione e gestione del Registro regionale “che identifica e dà evidenza pubblica del patrimonio di risorse genetiche di interesse agrario esistenti in Umbria e rappresenta il primo passaggio nell’avvio di percorsi di tutela da parte dell’amministrazione regionale mediante anche il riconoscimento di contributi per azioni di recupero e reintroduzione in coltivazione o allevamento. Uno degli obiettivi perseguiti con gli interventi della misura 10 Pagamenti agroclimaticoambientali del Psr – dice l’assessore Cecchini – alla cui attuazione il Parco 3A contribuirà supportandoci anche nella promozione di metodi di produzione a basso impatto sulla flora e fauna spontanea, nelle azioni di sostegno all’allevamento di razze e alla coltivazione di varietà soggette a diminuzione per il loro limitato interesse economico, al fine di preservare la biodiversità di integrare agrario e tutelare la diffusione di sistemi agricoli a elevato valore naturalistico”.