Agriumbria, festa dell’agricoltura italiana. La manifestazione conferma la doppia vocazione: affari e festa popolare
Una doppia vocazione, affari e festa popolare che, a detta degli operatori, è difficile trovare in altre fiere dedicate all’agricoltura. Due anime che rappresentano la forza, sia in termini numerici che di qualità della proposta commerciale, di questo grande evento. Stefano Ansideri, presidente di Umbriafiere Spa, non nasconde la soddisfazione: “Agriumbria è il luogo di incontro delle persone interessate all’evoluzione della nostra agricoltura, gente interessata alla ricerca di un equilibrio uomo terra. Sono stati tre giorni intensi, belli e stimolanti, anche e soprattutto per il livello del dibattito e delle proposte messe in campo dalle associazioni di categoria, dalle istituzioni e dagli enti, partner dell’evento, che ringrazio. Agriumbria rappresenta, meglio di ogni altra azione di promozione o di marketing, lo spot migliore per le nostre imprese agrozootecniche, che hanno l’occasione di mostrarsi direttamente e senza mediazioni a famiglie e consumatori.
Qui le imprese trovano in un unico spazio sia il pubblico degli addetti ai lavori sia i consumatori finali. Questa unicità, che ci viene riconosciuta da più parti, è per noi fonte di soddisfazione.
A differenza delle precedenti edizioni, dove il pubblico dei non addetti ai lavori (famiglie) si concentrava nella giornata di domenica, quello che possiamo dire è che in questo 2024 è stato presente già dalla prima giornata. Voglio ringraziare lo staff di Agriumbria, e tutte le imprese e le aziende che ci danno fiducia e auspico un 2025 dove si possa dare risposta alle tante imprese che fanno domanda, ma che restano fuori per questioni di spazi”.
I dati parziali stanno confermando un’affluenza importante, che stando al trend dovrebbe quantomeno confermare quella del 2023, con il superamento delle 85 mila presenze. Un dato che da solo descrive il livello raggiunto da Agriumbria, fiera di settore più grande del Centro Sud Italia, prima a livello nazionale per il comparto zootecnico.
Un fenomeno, quello di Agriumbria, ampiamente riconosciuto dai principali operatori italiani, che trovano proprio in questa Mostra il luogo principe per accordi, contratti e sinergie.
E sono state davvero tantissime le persone, provenienti da tutte le parti d’Italia (presenze maggiori dal Centro Sud), che sono arrivate nel polo fieristico di Bastia Umbra sin dalle prime ore di domenica. Tanti operatori, ma anche tante famiglie con bambini che, come da tradizione, hanno letteralmente invaso le corsie degli animali, quelle dei bovini soprattutto.