Al via il programma regionale “La mia scuola per la pace”
PERUGIA – Il programma regionale di Educazione alla Pace e alla cittadinanza glocale, dopo un percorso avviato da molti anni, ha trovato oggi la sua realizzazione. In un incontro tenutosi a Palazzo Donini tra l’Assessore all’Istruzione della Regione Umbria Antonio Bartolini, la rappresentante del Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Sabrina Boarelli e il rappresentante del Coordinamento nazionale per la Tavola della Pace Flavio Lotti è stato siglato un protocollo d’intesa per attivare questo progetto finalizzato alla diffusione di una cultura della Pace. “Tale protocollo – afferma Lotti – non si limita soltanto a portare in primo piano i valori fondamentali quali la democrazia, la fraternità, la non violenza, la solidarietà, ma anche a mettere in moto la comunità per dare ulteriore peso e importanza alla cultura. La scuola gioca in questo contesto un ruolo fondamentale in quanto centro di ricerca in cui si fanno crescere le abilità dei giovani per prepararli a un mondo sempre più complesso, globalizzato, con culture e religioni diverse, e i giovani si devono adeguare e adattare a questi cambiamenti. Anche la marcia della pace è un’aula didattica per i giovani e insieme alle associazioni, si possono unire le forze e far fronte a una sfida educativa per cooperare a livello globale e fronteggiare le sfide che ci troviamo di fronte”.
La rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale Sabrina Boarelli continua asserendo che “la nostra missione come sistema scuola è quella di accompagnare i giovani verso il futuro. Occorre suscitare una vasta mobilitazione educativa coinvolgendo tutti i dirigenti scolastici per progettare e attuare in Umbria iniziative con dei messaggi di pace intesi come strumenti indispensabili per riconoscere le diversità, affermando valori come la fratellanza, la solidarietà e il rispetto”.
La scelta della data odierna non è casuale, dato che oggi si celebra la giornata nazionale contro il bullismo e il cyber bullismo, anche esse forme di violenza contro i giovani più indifesi. “Da questa giornata si deve partire per concretizzare gli stimoli e rendere fattivi i buoni propositi evocativi quali la responsabilità individuale, l’educazione all’uso critico dei media, una collaborazione tra scuole e enti locali per creare una sinergia istituzionale e un’attività di formazione per i docenti affinchè stiano al passo con i tempi e siano capaci di incidere sul processo di crescita degli alunni”.
L’Assessore Bartolini conclude sostenendo che “in questa situazione attuale di crescente populismo, recrudescenza del nazionalismo e di movimenti antiglobalizzazione, come sta avvenendo negli Usa e in Gran Bretagna – notoriamente due stati che hanno fatto dell’apertura verso gli altri e dell’allargamento ad altri popoli la loro identità –, occorre creare degli anticorpi per porre un freno a questi fenomeni e solo la scuola e l’università possono farlo. L’Umbria dal canto suo è una regione che ha fatto del dialogo, del confronto e dell’ascolto i suoi punti di forza. A testimonianza di ciò basta prendere lo Statuto della Regione in cui emerge a chiare lettere che l’identità della Regione si basa sul valore e sulla promozione della cultura della pace. La firma del Protocollo d’intesa di oggi vuole essere quindi un ulteriore attuazione della carta fondativa dell’Umbria.