Allarme Case popolari: vengono assegnate sempre più agli italiani

PERUGIA – L’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale sociale per il 2017 ha fornito due novità. La prima è che si è registrato un calo del 19,16 per cento delle domande presentate rispetto all’ultimo bando del 2014. La seconda invece, riguarda un incremento del 6 per cento delle richieste provenienti da cittadini italiani, con una crescita del 54 per cento di italiani tra i primi 100 in graduatoria, (+21 per cento rispetto al 2014) e del 48,50 per cento tra i primi 200 (con un aumento del 13 per cento rispetto al passato). Nel complesso sono arrivate 945 domande, di cui 793 ammesse e 152 escluse. I dati sono stati forniti dall’assessore ai servizi sociali, famiglia, edilizia pubblica, pari opportunità del Comune, Edi Cicchi e dal presidente Ater Alessandro Almadori, insieme alla dirigente dell’ente per i servizi alla persona Roberta Migliarini e al direttore Ater Luca Federici. L’assessore Cicchi, nell’analizzare i numeri, ha spiegato che «l’aumento della percentuale di cittadini italiani è dovuta anche all’introduzione del nuovo criterio dei 15 anni di residenza nel territorio comunale, che ha permesso a cittadini anche singoli di entrare in graduatoria. Indubbiamente è un dato da non sottovalutare perché denota comunque un aumento della povertà tra i nostri connazionali». Gli alloggi a canone sociale che vengono messi a disposizione a fronte dell’elevata domanda sono 120, di cui il 40 per cento appartengono al Comune. Di questi, 42 sono stati riqualificati da poco. «Complessivamente, abbiamo investito circa 7 milioni di euro – ha aggiunto il presidente Ater Almadori – di cui 3 milioni per gli alloggi del bando e 4 milioni per la manutenzione straordinaria di otto edifici. Attualmente, rispetto ai 1700 alloggi circa su Perugia, tra quelli di Ater e quelli del comune, ne restano da qualificare solo una decina, il che significa che abbiamo la disponibilità piena del patrimonio». Un passo in avanti è stato sicuramente fatto rispetto al 2014 quando vennero assegnati in totale 59 alloggi (19 nel 2015 e 40 nel 2016), a cui si sono aggiunti 19 alloggi per emergenza abitativa (5 nel 2015,11 nel 2016 e 3 nel 2017) e 4 per esigenze socio sanitarie (2 nel 2015, lei rispettivamente per i due anni successivi) per un totale di 82 alloggi assegnati. Migliarini ha voluto anche sottolineare che «dall’inizio dell’anno ad oggi sono stati effettuati circa 80 controlli dal vigile accertatore dell’Ufficio casa ed è stata rilevata un’occupazione senza titolo, per cui il soggetto in questione è stato prontamente allontanato e deferito alla magistratura».

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