Alta velocità: Rigutino e Creti le ipotesi più vicine agli obiettivi di Umbria e Toscana
Passano da 5 a 2 le ipotesi progettuali per la stazione dell’Alta velocità “Mediaetruria”, che dovrebbe fare da cerniera fra la Toscana e l’Umbria. Il punto è stato fatto oggi nella riunione della commissione tecnica con l’assessore toscano ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli e quello umbro Giuseppe Chianella.
Lo studio tecnico, presentato al tavolo di oggi, dopo aver valutato, le potenzialità del bacino di utenza interessato, si è concentrato sulle possibili localizzazioni della futura stazione. In particolare l’approfondimento ha riguardato l’area compresa tra Arezzo e Chiusi, formata dalla Valdichiana Aretina e Senese.
E’ stato analizzato il sistema delle infrastrutture e sono stati messe a fuoco 5 ipotesi localizzative.
Le prime due ipotesi prevede il potenziamento di una tra le attuali stazioni di Chiusi e Arezzo.
Poi il Tavolo tecnico, sulla base di valutazioni di carattere trasportistico, di accessibilità generale e in relazione all’attuale rete ferroviaria/stradale, ha individuato altre 3 posizioni possibili per la realizzazione di una nuova stazione sulla linea Direttissima Firenze-Roma:
1) una localizzazione è posta a sud di Arezzo, nei pressi della località di Rigutino. Questa posizione individuata sulla linea direttissima Firenze Roma è localizzata dove la linea Lenta Firenze-Roma e la direttissima distano circa 100 metri. Tale posizione consentirebbe l’utilizzo dell’ex stazione di Frassineto (PM Rigutino) per realizzare un possibile interscambio ferro-ferro;
2) una seconda localizzazione è situata lungo la Direttissima Firenze-Roma (in corrispondenza del km +175 in Val di Chiana), in località Creti nel comune di Cortona. Qui la linea ferroviaria si trova in un tratto piano e rettilineo, senza gallerie o curve in linea;
3) una terza localizzazione, infine, è stata ipotizzata nell’area adiacente a Chiusi Scalo, dove la linea ferroviaria Direttissima e la linea storica si trovano affiancate.
L’analisi ha riguardato anche i costi. Per la realizzazione della nuova stazione sono stati stimati indicativamente 40 milioni di euro, mentre per l’eventuale adeguamento delle stazioni esistenti di Arezzo e Chiusi l’investimento sarebbe compreso tra i 2.5 e i 4 milioni di euro.
Grazie allo studio effettuato si è potuto definire con certezza il tempo di percorrenza, che nel caso di fermata ad Arezzo comporterebbe un allungamento di 11 minuti sulle attuali tracce dei treni Av ; di 13 minuti in caso di fermata nella stazione di Chiusi; di 5.5 minuti, in caso di realizzazione di una nuova stazione.
Dall’analisi comparativa di tutti questi aspetti, emerge che ognuna delle localizzazioni possibili ha elementi di forza e di debolezza, ma dagli esiti del lavoro fatto dal Tavolo tecnico emerge che le localizzazioni di Rigutino e di Creti sono quelle, nel complesso, più rispondenti rispetto agli obiettivi fissati dalle due Regioni.
Per l’assessore ai trasporti della Regione Umbria, Giuseppe Chianella, i due siti indicati “rispondono entrambi al requisito di avere una posizione strategica per rendere pienamente efficace ed efficiente il collegamento all’Alta velocità, con l’Umbria e col sistema trasportistico dell’Italia centrale. Il complesso lavoro portato avanti dalla Commissione, partito dalla valutazione iniziale di cinque siti ipotetici, di fatto certifica la sostenibilità di questa nuova stazione ferroviaria sulla linea dell’Alta velocità Firenze-Roma nei due luoghi proposti, anche in termini di bacino d’utenza. Concluso il lavoro tecnico – ha detto Chianella – ora spetta alla politica Regioni e Governo, approfondire ulteriormente la questione per arrivare ad una scelta condivisa sulla località più adatta ad ospitare la nuova stazione. Non vi è dubbio che la stazione di Medioetruria costituisca un’opportunità di straordinaria importanza per gli utenti dell’Umbria, della Toscana e anche dell’Alto Lazio. Per la nostra regione, in particolare, agganciare l’alta velocità significa non solo velocizzare i collegamenti soprattutto verso il nord, da Bologna a Milano a Torino, ma avere positive ricadute su l’intero sistema del trasporto regionale, sia ferroviario che su gomma. Insomma la fermata sarà un vero e proprio motore di sviluppo per il territorio umbro”.