Ambiente, aumentano i comuni ricicloni in Umbria
PERUGIA – Torna, per la seconda volta in Umbria, l’EcoForum sull’economia circolare dei rifiuti promosso da Legambiente in collaborazione con Arpa, Regione Umbria e Comune di Perugia. Questa volta, dopo la prima edizione svoltasi a Terni nel 2017, sarà il Capoluogo regionale ad ospitare l’appuntamento dedicato al ciclo dei rifiuti. L’EcoForum costituisce uno dei momenti principali a livello regionale per analizzare, casi e numeri della gestione dei rifiuti, per promuovere le buone pratiche che vengono dai territori e per facilitare la discussione tra gli attori dell’economia circolare umbra. Al centro della giornata diversi momenti di approfondimento e confronto su aspetti ambientali, normativi ed economici, che toccano da vicino la vita di cittadini e imprese e che analizzano l’operato delle istituzioni e dei gestori umbri. Durante il forum del 7 dicembre saranno anche premiati i Comuni Ricicloni della nostra regione. Ecco alcune anticipazioni. Sono 35 i Comuni Ricicloni umbri 2018 di cui 2 Comuni Rifiuti Free (2 Comuni in più rispetto al 2017). Tra quelli che si sono aggiunti alla classifica anche un capoluogo di provincia, Terni, che ha potuto beneficiare della completa attuazione del sistema porta a porta e del lavoro fatto negli ultimi due anni da tutto il sub-ambito provinciale. Due piccole amministrazioni umbre della provincia di Terni (Polino e Attigliano) sono anche Comuni Rifiuti Free, ossia comuni che hanno contenuto la produzione pro capite di secco residuo (indifferenziato) e altri rifiuti a smaltimento al di sotto dei 75 kg/anno/abitante, e sono stati premiati anche a livello nazionale a Roma durante l’EcoForum di Legambiente.
Come spiega Maurizio Zara, vicepresidente Legambiente Umbria: “Comuni Ricicloni Umbria 2018 è la seconda edizione del dossier umbro, che ha l’obiettivo di analizzare, valorizzare e premiare l’impegno delle amministrazioni comunali e delle comunità che più eccellono nella raccolta differenziata. Il Rapporto è strettamente connesso ai temi dell’economia circolare, pertanto è stato inserito all’interno dell’EcoForum umbro, e mira a sottolineare ulteriormente come il passaggio importante da fare, per minimizzare gli impatti e attivare economie virtuose sui rifiuti, consista nel riciclo e nella costruzione di un circuito di materie prime seconde per una effettiva re-industrializzazione”.
Infatti con il pacchetto sull’economia circolare, è cambiato il paradigma normativo comunitario e sono cambiati anche i criteri per entrare a far parte del gruppo dei virtuosi, il 65% di raccolta differenziata non basta. Rispettato l’obiettivo minimo di legge, oltre far crescere ulteriormente la differenziata si deve puntare sulla qualità, sulle politiche di prevenzione e sulla massimizzazione del riciclo, e proprio per questo motivo è stato introdotto il parametro dell’Indice di Riciclo a cui gli Stati europei e le regioni devono riferirsi nel raggiungimento degli obbiettivi che l’Europa ci indica.
“Il nostro rapporto – conclude Maurizio Zara – vuole essere un momento di riflessione e uno stimolo, un contributo a questa presa di coscienza e a questo necessario e improrogabile cambio di passo che serve e in cui l’Umbria può essere protagonista”.