Anniversario fondazione Arma dei Carabinieri, celebrato l’impegno dei militari nelle zone del sisma
PERUGIA – L’impegno nelle zone dell’Umbria colpite dal terremoto è stato uno dei temi al centro della celebrazione del 203/o anniversario della fondazione dei carabinieri nella cerimonia di Perugia che si è svolta nella caserma di corso Cavour. Il comandante della Legione, generale Francesco Benedetto, ha tra l’altro ricordato come siano 270 i militari nelle aree del sisma. Alcuni sono stati anche premiati per il loro impegno.
La cerimonia si è svolta alla presenza del sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci, delle presidenti di Regione, Catiuscia Marini, e dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi, del prefetto Raffaele Cannizzaro e del procuratore generale della Repubblica Fausto Cardella. Presente anche l’arcivescovo, cardinale Gualtiero Bassetti. Schierati nel piazzale della caserma un picchetto in armi e una rappresentanza di tutte le specialità dei carabinieri. Al termine si è svolta la dimostrazione di un intervento da parte degli artificieri con un robot.
“In occasione del 203mo anniversario dalla fondazione dall’Arma dei carabinieri è fondamentale ricordare tutti coloro che hanno indossato la divisa della Benemerita, servendo con abnegazione e professionalità la Patria e il bene comune. Persone come Andrea Angelucci, il maresciallo capo dei carabinieri di Spello, morto nell’adempimento del proprio dovere, sono l’esempio da seguire e che rendono la grande la nostra terra”: così la presidente del consiglio regionale dell’Umbria, Donatella Porzi, dopo aver partecipato stamani, nella caserma di Corso Cavour, a Perugia, alla cerimonia per l’anniversario della nascita dell’Arma.
“E’ fondamentale – aggiunge Porzi, in un comunicato del consiglio – ricordare l’impegno costante e quotidiano che l’Arma dei carabinieri pone nella tutela e nella difesa dei cittadini, rimanendo non un corpo estraneo ma pronto a farsi carico di tutte le esigenze. Encomiabile, in questi mesi, l’impegno nelle zone del sisma, così come quello nelle aree più sensibili ai fenomeni della criminalità. L’Arma rappresenta lo Stato, quello che difende la propria gente, ed in queste occasioni – conclude Porzi – dobbiamo rendere omaggio ad una istituzione storica, che ha visto anche il sacrificio di tante vite per la nostra libertà e la nostra democrazia”.