Aree di crisi, Smacchi (Pd): “Non dimenticare la fascia appenninica”
NOCERA UMBRA – “Esprimo piena soddisfazione per il riconoscimento del Ternano come area di crisi complessa ma non posso che essere rammaricato per l’assenza, tra queste aree, di quella della fascia appenninica. Che fine farà ora?”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) commenta la notizia della firma del decreto da parte del Ministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda.
“In momenti difficili come quello che viviamo – spiega Smacchi – la guerra tra poveri non è di certo il modus operandi più utile al superamento delle difficoltà. Per questo riconosco l’importanza del traguardo raggiunto dal territorio di Terni–Narni, che permetterà ora di avviare un processo innovativo di riqualificazione industriale. È fondamentale però non dimenticare la situazione dell’Alta Umbria e della Fascia appenninica, che si appresta a rivivere un nuovo dramma. Dopo lo scorso anno, quando cessarono la mobilità 150 persone, mercoledì rimarranno senza rete alcuna altri 200 lavoratori ex Merloni, non riassunti da Giovanni Porcarelli nella JP Industries. Una situazione grave, alla quale si aggiunge il fatto che i bandi per la reindustrializzazione non hanno dato i risultati sperati, privilegiando aziende che, pur legittimamente ammesse, poco hanno a che fare con i comuni della Fascia appenninica più direttamente colpiti”.
“Le difficoltà continuano poi anche sul fronte JP – prosegue Smacchi – dove il sottosegretario Bellanova aveva annunciato un nuovo incontro al Mise per settembre. Ufficialmente nulla si muove, ufficiosamente contatti con gli istituti di credito ci sono stati, ma anche lì non sembrano emergere novità. Per questo voglio esprimere la massima solidarietà ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali che mercoledì mattina manifesteranno in piazza Italia, a Perugia, e chiederanno al Prefetto di prendere in mano la questione perché a rischio, oltre ai posti di lavoro, c’è la tenuta sociale di un territorio”.