Assestamento di bilancio, tutte le misure e i soldi da investire
TERNI – 27 milioni di euro. Questa la cifra per l’assestamento di bilancio, approvato ieri dalla giunta regionale. Il documento contenente 22 articoli per la manovra che domani verrà presentato in Prima e Terza Commissione a Palazzo Cesaroni. I 22 articoli affrontano le questioni: minimetrò, diritto allo studio e il Briccialdi di Terni, turismo, legge contro le discriminazioni di genere, edilizia abitativa per gli studenti, attività sociali, l’acquisizione di alcuni beni del Consorzio per le aree industriali di Terni. Gli interventi sono così suddivisi: due milioni di euro per il minimetrò, per il diritto allo studio un milione di euro e 1,5 per il sostegno alle attività sociali. Per il turismo 570 mila euro, di cui 152 mila per il sostegno delle attività sportive, 700 mila per lo spettacolo, 300 mila per musei e pinacoteche e 200 mila per il l’Istituto musicale Briccialdi di Terni. Quasi due milioni invece per l’agricoltura e le foreste: 661 mila euro serviranno per risarcire i danni causati dagli animali selvatici, 600 mila per la campagna antincendi e 300 mila per l’attività venatoria. Altri due grandi investimenti riguardano un programma di edilizia abitativa per gli studenti universitari (7.5 milioni di euro) e il Piano di sviluppo rurale (4,5 milioni). Una parte fondamentale della manovra poi riguarda l’aumento del debito autorizzato per il 2015. Una mossa fattibile dopo la determinazione definitiva del disavanzo 2014 e che porta quindi i mutui autorizzati a quota 32,5 milioni. 14 milioni serviranno per interventi su beni immobili gestiti dalla Regione, 7,5 riguardano quelli gestiti dall’Adisu, l’Agenzia per il diritto allo studio, 6 per le infrastrutture stradali, 2 per il fondo investimenti dell’Agenzia forestale, uno per interventi di irrigazione, mezzo milione per l’edilizia sportiva e altrettanto per il sistema museale regionale. Un capito ampio è quello che riguarda il riordino delle funzioni tra Regione e Province. La prima, oltre a più di 200 dipendenti, assorbirà anche alcuni compiti delle ‘nuove’ Province e così nell’assestamento si prevedono una serie di modifiche. Una di queste attiene la ripartizione della tassa di concessione che riguarda la caccia: il 33 per cento del gettito prima riservato agli enti di area vasta verrà ora incamerato dalla Regione, che stima un introito di 775 mila euro con il quale finanziare una parte delle maggiori uscite connesse al personale assorbito dalle Province. C’è poi la questione ecotassa, la cui quota verrà ora incassata da palazzo Donini: in tutto 2,7 milioni di euro.