L’intervista a Francesco Morini (Realtà Popolare): «Ad Assisi Propongo una giusta sostituzione»

Chi è Realtà Popolare e cosa propone per Assisi? Realtà popolare è un Movimento nazionale giovane, sostanzialmente di idee e di obbiettivi di centro-destra. Siamo convinti di avere il diritto ad una politica che non si comporti come degli eserciti armati ma sia capace di soddisfare le vere necessità e raggiungere quei veri obbiettivi che vanno garantiti a tutti e che una sana Democrazia, in quanto tale, ha il dovere di dare. Realtà Popolare, ad Assisi, sta diventando una “realtà” che determinerà una buona parte della politica della città perché sarà capace di riavvicinare molti delusi, che si sono allontanati

Secondo lei qual è il problema più urgente che emerge dal territorio comunale? Quello ambientale e del verde pubblico. La raccolta differenziata dei rifiuti è ancora a regimi minimi imposti dall’UE e vi è inciviltà diffusa che porta a violentare in lungo e largo il nostro verde: andrebbero fatti più controlli. Aggiungo anche una maggiore considerazione per l’aspetto della sicurezza urbana, sia per quanto riguarda i furti in appartamenti, esercizi commerciali e soprattutto atti di violenza ai cittadini. La Polizia Urbana dovrebbe avere la possibilità di un controllo maggiore, attraverso la richiesta di documenti di riconoscimento, dando la possibilità e le informazioni adeguate alla Pubblica Sicurezza per intervenire prontamente dove se ne ravvisi la necessità

Lei è favorevole o contrario all’introduzione della tassa di soggiorno? Favorevole purché i soldi vengano utilizzati in maniera mirata: magari reinvestendoli per una metà nel rilancio dello stesso Turismo valorizzandolo e amalgamandolo con le eccellenze locali che vogliano rischiare e investire sul territorio rilanciando non solo un Turismo mordi e fuggi, ma un Turismo più consono con ogni qualifica territoriale. E una parte investendolo nel sociale dando sostegno alle tante famiglie disagiate presenti sul territorio – dando priorità soprattutto a quelle italiane che si sono ritrovate dopo crisi lavorativa, col fenomeno emergenza casa

Alcuni sostengono che Assisi può e debba essere una città smart altri sostengono che questo non rientra nella sua “vocazione”. Lei cosa ne pensa? Per me Assisi più di qualsiasi cosa è la citta Serafica dove si uniscono diverse culture e dove sul territorio troviamo perfettamente riunite la spiritualità e la sacralità dei luoghi simboli del francescanesimo con l’attrazione artistica per ogni palato e di ogni epoca da quella Romana a quella Medioevale. Pensiamo ad un Assisi da traino innovativo per il resto dell’Italia: per la famosa banda larga, (fibra ottica e polo tecnologico d’avanguardia) e che si possa valorizzare il settore sportivo riqualificando la piscina con sponsor a livello professionistico. Ma di cose se ne possono fare… anche l’edificio dismesso nei pressi della Stazione Ferroviaria andrebbe rivalutato magari facendolo un Polo per Mostre e Convegni

La città ha bisogno di una nuova classe dirigente? A vedere tante teste bianche nella politica locale direi di sì. Noi giovani dobbiamo e possiamo attingere esperienze importanti dai nostri anziani della politica, ma una certa staticità sta togliendo entusiasmo agli elettori e non favorisce certo un dialogo civico. Propongo una giusta sostituzione con reciproco dialogo. Se invece si vuol continuare ad esercitare il potere poi i risultati si vedranno alle elezioni dove gli elettori esprimeranno il loro consenso a chi veramente avrà meritato la fiducia programmatica

 

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