Assisi, il consiglio comunale dice sì al regolamento per contrastare il gioco d’azzardo
ASSISI – Il Consiglio comunale ha votato all’unanimità il regolamento per contrastare il gioco d’azzardo patologico. Un grande successo quindi per il regolamento proposto dal sindaco Proietti e dalla sua Giunta sulla lotta alla ludopatia. Tutti i membri della maggioranza e dell’opposizione hanno votato a favore di un regolamento che mira a combattere la ludopatia con misure altamente restrittive. I consiglieri hanno particolarmente apprezzato il lavoro del sindaco e della Giunta su un tema di così stretta urgenza e pericolosità.
Obbiettivi primi del regolamento quelli di ridurre e limitare l’apertura delle sale da gioco ma anche diminuire il numero delle apparecchiature già esistenti. Il regolamento dell’Amministrazione Proietti si muove in coerenza con la Legge Regionale 21 del 2014, ma è apripista per l’interpretazione fortemente restrittiva delle norme esistenti. E’ infatti la prima ad aver interpretato i 500 metri previsti come distanza dai luoghi sensibili in metri lineari da calcolare, quindi, a partire dall’intero perimetro del luogo sensibile. Non solo. Previste anche misure di riduzione delle aliquote fiscali e incentivazioni per chi eliminerà le slot. Su ordinanza del sindaco verranno poi ridotti gli orari di apertura delle sale da gioco che possono essere ristretti fino ad un massimo di otto ore su ventiquattro. Su questo il sindaco Proietti si è espresso con chiarezza aggiungendo che interverrà anche sulla limitazione delle aperture in fasce orarie evitando le pomeridiane a protezione dei più giovani.
“ Vogliamo che Assisi diventi apripista per l’intera Zona Sociale di cui è capofila, non solo in termini di distanze e fasce orarie ridotte, ma anche per ciò che riguarda la vendita delle lotterie istantanee – ha dichiarato il Sindaco Proietti – A breve sarà emessa l’ordinanza che restringerà gli orari di apertura e chiusura delle sale da gioco. Dobbiamo intervenire con il pugno duro contro il gioco d’azzardo patologico e dire basta ad un fenomeno che rovina vite umane ed intere famiglie”.