Assisi, lotta tra strutture ricettive: gli albergatori chiamano Striscia la Notizia
ASSISI – Assisi, patria di San Francesco, è meta di incessanti pellegrinaggi, questo si sa. Questo flusso continuo di turisti però ha fatto nascere una vera competizione tra le strutture ricettive. Da un lato gli albergatori, dall’altro quelle legate agli ordini religiosi. Uno “scontro” che ha chiamato in causa addirittura “Striscia la Notizia”, attirata nella Città Serafica da un gruppo di albergatori intenzionati a denunciare la “concorrenza sleale”.
Il servizio dell’inviata Chiara Squaglia, intitolato “Assisi, pagate e vi sarà aperto”, mostra denunce anonime di alcuni titolari di alberghi assisani. La prima parla delle strutture di accoglienza gestite dagli ordini religiosi come di realtà “avvantaggiate perché non pagano le tasse. Alcuni conventi – dice l’albergatore – sono come hotel a 5 stelle. Comunque non hanno gli stessi costi delle aziende, altrimenti non si spiega perché un’azienda va avanti a fatica”. La seconda si concentra sui contributi arrivati per il terremoto del ’97. “Noi per il terremoto non abbiamo preso una lira – dice l’intervistata – mentre i conventi hanno fatto l’albergo con i soldi del terremoto, del giubileo e con i volontari del Friuli”. Poi l’accento sul fatto che nei conventi i pellegrini arrivino tutto l’anno, spinti anche dalle parrocchie. Il problema inoltre sarebbe la sostenibilità delle strutture ricettive classiche, che hanno a carico anche i costi del personale, rispetto invece alle attività d’accoglienza religiosa, in cui sono le suore ad assicurare il servizio.
Il video trasmesso su Canale 5 continua con gli inviati di Striscia, finti pellegrini, che filmano l’arrivo in diverse case di accoglienza assisane. Dalla carrellata si vedono varie tipologie di strutture, munite di tutti i confort, e con un prezzo che oscilla dai 25 ai 30 euro. L’accento finale è però sul fatto che non venga rilasciata la ricevuta, come ripreso dal video, nonostante però la suora, alla fine, parlerà di “errore”.