Assisi, siglato l’accordo tra la Fondazione JPII ed il Centro Peres per la Pace

ASSISI – S. Ecc. Mons. Luciano Giovannetti, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II e Manuela Dviri Norsa del Centro Peres per la Pace hanno firmato questa mattina nella Sala della Conciliazione di palazzo dei Priori di Assisi un accordo che istituzionalizza la collaborazione fra i due enti no profit, di origini diverse, che lavorano da tempo insieme con uno scopo comune: perseguire la pace aiutando i più fragili, attraverso il dialogo, la cooperazione e lo sviluppo.

Secondo il Sindaco di Assisi Stefania Proietti: “è stata una giornata storica per la nostra Città, un momento di gratitudine verso Shimon Peres, un grande uomo che nel 2013 divenne nostro Cittadino Onorario. Ad un anno dalla sua scomparsa, i frutti di bene della sua vita si concretizzano in atti come questo, la firma di un accordo tra due enti in cui le persone hanno reso possibile quello che sembrava solo un sogno: salvare le vite di tanti bambini palestinesi (e non solo) in ospedali israeliani. Il presidente Peres diceva che i bimbi palestinesi salvati sono i migliori ambasciatori di Israele. I legami tra due popoli che si creano in queste situazioni di estrema fragilità diventano i ponti più saldi per una pace che è possibile, oltre che necessaria, a partire da qui, da Assisi, dalla terra di San Francesco.”

Dopo il saluto del vescovo di Assisi, S. Ecc. Mons. Domenico Sorrentino l’intervento del Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II S. Ecc. Mons. Luciano Giovannetti che ha spiegato il quotidiano lavoro della Fondazione in Terrasanta e Medio Oriente. Raccontando anche un ricordo personale ovvero quando, ad un posto di blocco palestinese verso Gerusalemme il Vescovo impartì la benedizione e diede un segno di Pace dopo il quale il blocco si aprì lasciando la delegazione della Fondazione libera di operare fra Gerusalemme e Betlemme senza alcun ostacolo. “La Pace è un dono incomparabile -ha detto Mons. Giovannetti- e quando arriviamo a Gerusalemme recitiamo sempre il salmo: “Sia pace con te, Gerusalemme!” Nella convinzione che se avverrà la Pace in Medioriente potrà esserci la Pace in tutto il mondo. Beati gli operatori di Pace perché saranno chiamati figli di Dio”.

A Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria in dono una medaglia da parte del Centro Peres per l’impegno costante che la Regione ha dimostrato in venti anni, non facendo mai mancare il proprio sostegno alle iniziative solidali del Centro.

La Presidente Marini ha raccontato nel suo intervento la collaborazione decennale dell’Umbria con il Centro Peres: “Emozione ed affetto in una giornata che ricorda un grande uomo, che ho avuto l’onore di conoscere da vicino per i tanti progetti sostenuti negli anni dalla Regione Umbria a favore delle attività del Centro Peres per i bambini palestinesi. Del Presidente ricordo la straordinaria umanità e umiltà nei tanti incontri istituzionali, in cui ha voluto conoscere la nostra terra e la nostra storia.”

“A un anno dalla scomparsa di Shimon Peres è per noi del centro Peres un grande onore e una grande gioia commemorarlo insieme a sua figlia Tsvia Peres Walden nella città Serafica di cui fu cittadino onorario” afferma Manuela Dviri Norsa, Member Executive Board Centro Peres. “Ringraziamo perciò la città di Assisi nella persona del suo Sindaco Stefania Proietti e la Regione Umbria nella persona della Presidente Catiuscia Marini. Desideriamo inoltre ricordare che l’Umbria è stata la prima Regione d’Italia a prendere parte a uno dei nostri più importanti progetti di pace che si chiama Saving e che ad oggi ha permesso di prestare cure a 12.000 bambini palestinesi formando inoltre 250 medici palestinesi negli ospedali di Israele. L’Umbria non ci ha mai lasciati soli nella ricerca della pace in tutti questi anni. La firma di questo documento -che istituzionalizza una collaborazione già esistente nei fatti- è la nostra concreta risposta alla preghiera del giugno 2014 a cui parteciparono Abu Mazen, Shimon Peres, il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I e Papa Francesco. In quell’occasione Papa Francesco disse: “la pace è un dono di Dio ma richiede il nostro impegno”.

“Quello che stiamo facendo oggi -ha detto Padre Ibrahim Faltas, consigliere della Fondazione Giovanni Paolo II -è un gran bene per tutta la Terrasanta e stiamo mettendo in pratica ciò che diceva Giovanni Paolo II: la Terrasanta ha bisogno di ponti non di muri. Con questo accordo di collaborazione  vogliamo mandare un messaggio chiaro al mondo intero: aiutateci a lavorare insieme, israeliani e palestinesi,  con tutte le nostre  migliori energie diponibili, affinché possiamo contribuire alla crescita  della nuova generazione verso un nuovo modello di convivenza sociale. La Pace si costruisce con Spirito di pace ma anche con concreti progetti di Pace. Abbiamo celebrato fino a ieri gli 800 anni di presenza dei francescani in Terrasanta. Mai l’abbiamo lasciata, siamo sempre rimasti lì a servire il popolo. Da tre giorni parliamo di Francesco celebrando questo ottocentenario e oggi mi trovo qui: una grande grazia per me. Tutti voi volete bene alla Terrasanta, anche noi vi amiamo e vi aspettiamo!”

Un accordo importante che getta le basi per la realizzazione di una ‘piattaforma comune’, come ha spiegato il coordinatore dell’Accordo di Collaborazione Stefano Cimicchi: “Era necessario rendere maggiormente dinamici i processi di costruzione del dialogo per la pace e la cooperazione.  La Giovanni Paolo II e il Centro Peres si caratterizzano per il forte impegno operativo pur in condizioni difficilissime. Cimicchi parlando delle ‘pietre vive’, cioè gli uomini e le donne, ha sottolineato: “Dobbiamo far si che queste pietre vive, le persone che popolano il Medio Oriente si parlino ed agiscano sul terreno della concretezza”.

Presenti Gioia e Stella Bartali, nipoti dello storico campione del ciclismo che fu attivamente coinvolto nella salvezza di tanti ebrei durante la seconda guerra mondiale e di Abdel Qader, Imam del Centro Islamico Culturale di Perugia

Alla Platea è giunto il saluto del Presidente emerito Giorgio Napolitano (in allegato) e quello di Tzvia Walden Peres, figlia di Shimon Peres che ha detto: “Dopo l’incontro con il Papa mio padre ha voluto gettare un seme verso i nostri vicini lavorando insieme e per cominciare a lavorare prima di tutto bisogna pregare perché pregare è un modo per sognare. Mio padre ha invitato Abu Mazen, hanno pregato insieme e da quando ha lasciato questo mondo dipende da noi adesso rendere il suo sogno una realtà”.

*** I PROTAGONISTI DELL’ACCORDO ***

La Fondazione Giovanni Paolo II, presieduta da S.E. Mons. Giovannetti, vescovo emerito di Fiesole il cui consigliere è P. Ibrahim Faltas ofm economo di Terrasanta, nasce nel 2007 dalla collaborazione tra Diocesi, istituzioni e realtà laiche e cattoliche, a favore dei Paesi del Medio Oriente e di altre zone del mondo svantaggiate. L’azione complessiva ha prodotto notevoli risultati, soprattutto in Israele, nei Territori dell’Autonomia Palestinese e in Libano con interventi e progetti che cercano di creare situazioni di sviluppo e di crescita permanenti in particolare nell’ambito sociale, nell’istruzione e nei servizi sanitari, per la creazione di nuovi posti di lavoro e per la giustizia sociale.

Il Peres Center for Peace è un’organizzazione non governativa con sede a Giaffa fondata nel 1996 da Shimon Peres con lo scopo di lavorare insieme -israeliani e palestinesi- per costruire la pace attraverso il dialogo e la cooperazione socio-economica. Le attività del Centro rientrano nei seguenti ambiti: Agricoltura e Acqua; Affari ed Economia; Società civile; Community Programs in Jaffa; Cultura, Media e Arti, Medicina e Sanità; Social Media e Information Technology; Sport. “La nostra missione -afferma il Centro Peres- è promuovere la pace e il progresso duraturo nel Medio Oriente favorendo la tolleranza, lo sviluppo economico e tecnologico, l’innovazione, la cooperazione e il benessere; il tutto nello spirito della visione del Presidente Peres”

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