Assisi, tutti pazzi per il Fertility Room: concepisci in città e gli albergatori ti rimborsano la camera. E’ polemica
ASSISI – Le coppie che nove mesi dopo avere soggiornato in un albergo di Assisi avranno avuto un figlio o una figlia riceveranno in dono il diritto al rimborso di una notte. E’ l’ultima iniziativa nata ad Assisi, all’interno del tavolo “Assist turismo”, voluto dall’assessore comunale al Turismo Eugenio Guarducci. Gli operatori raccolgono con piacere questa idea. Dicono che nasce dal fatto che siamo un Paese a crescita zero e “far venire al mondo un figlio è un gesto d’amore profondo che andrebbe sempre più incoraggiato”.
Per avere diritto al rimborso le coppie dovranno soggiornare presso una delle strutture che espone il logo dell’iniziativa e dimostrare l’avvenuta nascita del bambino o bambina spedendo il relativo certificato di nascita. La validità della proposta parte da oggi e il termine, al momento, è fissato al 31 marzo 2017. Ogni operatore turistico potrà personalizzare e arricchire l’offerta Fertility Room al fine di renderla più interessante possibile Una decina le strutture che hanno promosso e aderito al progetto: Agriturismo Basaletto, Agriturismo Casa Faustina, Agriturismo Le Mandrie di San Paolo, Hotel Cenacolo, Hotel Cristallo, Dal Moro Assisi Gallery Hotel, Hotel Dei Priori, Hotel Fontebella, Hotel Il Castello, Hotel Windsor Savoia, Villamena. Nell’elenco, che sarà aggiornato e consultabile sul sito fertilityroom.it, ci saranno anche strutture religiose.
L’iniziativa però fa discutere. L’ex sindaco Claudio Ricci interviene e porta il caso in consiglio regionale. “L’iniziativa del Comune di Assisi ‘Fertility Room’ è adeguata all’immagine e alla promozione regionale?” Se lo chiede Ricci che annuncia la presentazione di un’interrogazione con la quale domanda alla Giunta “se ritiene, pur nella totale legittimità del Comune di Assisi di decidere le azioni di comunicazione che ritiene ottimali, l’iniziativa ‘Fertility Room’ che prevede per le coppie che, nove mesi dopo aver soggiornato in città, avranno avuto un figlio/a, il rimborso del costo della camera per una notte. Ci chiediamo se questo sia assonante, sul piano dell’immagine di Assisi nel mondo, con le azioni di promozione e marketing turistico che la Regione Umbria sta attivando”.
Per Ricci “l’atmosfera percepita del marchio ‘Fertility Room’ sembra più attinente a Parigi o Rimini, solo per citare due esempi congruenti fra tipo di prodotto e immagine. Ovviamente è chiaro l’obiettivo tecnico di attivare un incisivo marketing passa parola anche sui Social Network, includente anche qualche polemica utile alla promozione. Ma la riflessione è sulla delicatezza con cui va utilizzata l’immagine Serafica di Assisi. Le azioni di promozione e marketing turistico in un territorio locale spettano esclusivamente agli indirizzi del Comune anche se andrebbero armonizzate con le attività regionali per rendere più efficace ed efficiente l’azione di vendita dei prodotti”. “La recente proposta del Comune di Assisi ‘Fertility Room’ – conclude Ricci – non appare pienamente assonnate con l’immagine di Assisi che è conosciuta nel mondo per gli aspetti storico francescani, soprattutto dal 2013 dopo l’elezione di Papa Francesco; culturali, con la nascita dell’arte pittorica europea; di armonia con l’ambiente, con il Cantico delle Creature, e benessere nonché di incontro fra popoli e persone”.7
Subito la “toppa” con una nota del sindaco Stefania Proietti. “Il Comune di Assisi in relazione alle notizie diffuse relative all’iniziativa di un gruppo di operatori turistici di Assisi avente per tema la Fertility Room fa presente di essere estraneo al suddetto progetto nato in maniera autonoma all’interno di un organismo non istituzionale composto da operatori privati. Non è compito della Città di Assisi occuparsi né censurare la creazione di pacchetti turistici e della relativa commercializzazione e comunicazione. “La Giunta comunale – dichiara il Sindaco Stefania Proietti – lavora per la costruzione di politiche di sviluppo turistico che hanno ben presente i valori fondanti della Città e continuerà a farlo nel reciproco rispetto e distinzione dei ruoli di tutti i protagonisti dell’economia turistica locale.”