Ast, acceso l’impianto di videosorveglianza interno. Al via anche l’era Burelli. La rsu critica la posizione delle telecamere
TERNI – Ha preso ufficialmente il via oggi all’Ast di Terni l’era del nuovo amministratore delegato, Massimiliano Burelli, nominato al posto di Lucia Morselli, che ha deciso di non rinnovare il contratto con l’Acciai speciali Terni e per la quale si profila un incarico nel cda di Snam. Il manager, che ufficialmente entra in carica oggi, è atteso nello stabilimento di viale Brin per lunedì. Intanto da oggi scatta un’altra importante novità in Ast: con il primo aprile è attivo infatti il sistema di videosorveglianza interno. Un sistema composto complessivamente 82 telecamere, di cui 74 telecamere fisse e 8 brandeggiabili, installate, come prevede l’autorizzazione rilasciata il 18 marzo dalla Direzione territoriale del lavoro a “difesa del patrimonio azienda, per la sicurezza dei lavoratori, per motivi produttivi e per motivi organizzativi”.
Sulla questione, rispetto alla quale la direzione aziendale non ha trovato l’intesa con i sindacati, la rsu fa sapere di considerare “inaccettabile la scelta unilaterale dell’azienda che ancora una volta ha mostrato un’apparente disponibilità al confronto per poi sottrarsi al tavolo delle trattative, al punto di chiedere l’intervento diretto della Direzione territoriale del lavoro. A tal proposito precisiamo – dice ancora la rsu – che durante i diversi incontri intercorsi, abbiamo più volte avanzato richieste di intervento a modifica del campo di azione di circa il 20% delle telecamere che, per quanto ci riguarda, non sono nel modo più assoluto utili allo scopo sostenuto dall’azienda. Ricordiamo inoltre che su tale argomento abbiamo svolto due sopralluoghi congiunti nei quali, dal nostro punto di vista, era evidente che anche l’azienda conveniva sui dubbi in merito ad alcune telecamere. Come coordinatori delle Rsu ci riserviamo ulteriori approfondimenti, mentre è stato già richiesto formalmente un incontro urgente alla Dtl”.