Ast, la Ilserv apre la procedura di mobilità. La Fiom sugli scudi: “E’ un’iniziativa unilaterale dell’azienda”
TERNI – La Ilserv apre la procedura di mobilità ed è subito tensione con la Fiom. La più grande azienda dell’indotto Ast lo scorso mese di luglio aveva annunciato 47 esuberi e aveva parlato della possibilità di riassorbimento da parte di Ast, di 26 unità alla luce della internalizzazione di alcuni servizi. Le organizzazioni sindacali, dal canto loro, avevano dichiarato la necessità di individuare soluzioni tra le quali la possibilità di uscite individuali volontarie. Ad oggi permane una situazione di incertezza.
Nella sede di Confindustria di Terni si è tenuto un incontro per la discussione della procedura di mobilità aperta dalla Società Ilserv a margine della quale la Fiom Cgil “esprime preoccupazione per le modalità e la poca chiarezza con cui la direzione aziendale intende riorganizzare il servizio, i reparti di competenza e di conseguenza gli organici”.
“Fermo restando la volontarietà dei lavoratori usciti, che hanno la libertà di programmare il proprio futuro come meglio credono – scrive il sindacato in una nota – alla richiesta della Fiom di intraprendere una discussione con la RSU ed eventualmente ad arrivare ad un accordo scritto su criteri e modalità di riorganizzazione, sul quale la FIOM è stata da sempre disponibile, dapprima l’azienda si è rifiutata, poi, con un scarno documento, ha affermato di dare valore alle relazioni industriali, salvo poi ribadire che gli organici si sarebbero modificati lo stesso per poi essere comunicati ai delegati di fabbrica”.
La Fiom Cgil ritiene inaccettabile questo comportamento ed esprime” il timore che queste azioni unilaterali siano presagio di future problematiche di carattere occupazionale è concreto”.
“Operazioni al buio, facilità con cui si lasciano uscire i lavoratori e la non condivisione delle scelte per meglio organizzare l’azienda – conclude la nota del sindacato – ha portato la Fiom a non condividere la procedura di mobilità aperta”.