Ast, la Uilm rilancia sulla concertazione in vista del Mise. Pronta ad andare avanti da sola
TERNI – Mancano due settimane alla verifica al Mise del rispetto degli accordi Ast sottoscritti a dicembre 2014 ma Uilm guarda avanti e alza l’asticella. Rispetto ai temi dell’incontro, il sindacato vuole allargare l’orizzonte della discussione ad alcuni temi “trascurati” volutamente nella fase dell’emergenza. Lo hanno detto in conferenza stampa i rappresentanti locali di Uilm ma anche il coordinatore nazionale di Uilm, Guglielmo Gambardella.
“Questo appuntamento – ha detto Gambardella – deve segnare un punto di svolta. Attraverso il piano che era stato firmato a dicembre 2014 erano stati fissati degli obiettivi di risanamento. Alla luce dei risultati raggiunti, e dopo la verifica delle prospettive, si possono rivedere delle questioni a partire dal costo del lavoro”.
“Superata la fase emergenziale – ha detto Nicola Pasini – bisogna passare alla fase 2, rilanciare la contrattazione”. Pasini, in particolare, ha sottolineato l’importante di rimettere al centro del confronto la riorganizzazione del lavoro anche alla luce del fatto che 400 lavoratori fuoriusciti volontariamente occorre rimpiazzare alcune professionalità. Ma ha puntato il dito anche sulla sicurezza e sugli appalti.
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per chiarire i rapporti all’interno della Rsu. I rappresentanti Uilm hanno detto chiaramente che se “l’unità sindacale serve per fare mediazione al ribasso” loro non ci stanno e proseguono la loro azione da soli. Blasi ha ripercorso l’episodio: “Davanti a una richiesta cassa integrazione ho chiesto chiarimenti sui volumi produttivi. Si sarebbe parlato ovviamente di previsioni. L’azienda si è alzata e se ne è andata. Un atteggiamento che condanniamo”. “E’ singolare – ha aggiunto Pasini – che davanti a una richiesta di chiarimenti all’azienda rispondano altri”.