Ast, l’amministratore delegato: “Centrati gli obiettivi di risanamento”. Il ringraziamento ai sindacati
TERNI – “Quelli trascorsi sono stati mesi difficili ma abbiamo centrato tutti gli obiettivi di risanamento dell’azienda che ora è in rilancio e in sicurezza, ora possiamo essere ancora più ottimisti. Ringrazio i sindacati per il senso di altissima responsabilità, grazie anche per i consigli che ci hanno dato e che hanno permesso di raggiungere quanto ci eravamo prefissi”.
Lo ha detto l’amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli, intervenendo questo pomeriggio alla messa della Domenica delle Palme che il vescovo, monsignor Giuseppe Piemontese, ha celebrato all’interno dello stabilimento. Lucia Morselli ha fatto il punto della situazione sottolineando la “rivoluzione compiuta anche grazie al personale che ha saputo ricreare e riorganizzare nella professione”.
Ha toccato anche il tema della sicurezza dicendo che “l’azienda ora ha raggiunto standard elevati che danno garanzie” e per il futuro ha detto che si sta lavorando al consolidamento di quel ruolo dell’azienda che la vuole competitor sui mercati mondiali.
“Kennedy – ha concluso – diceva che bisogna aggiustare i tetti della casa in un giorno di sole, noi abbiamo dovuto rimettere in sesto l’acciaieria in un clima di grande difficoltà, per questo è stato difficile. Adesso dovremmo cercare di continuare a mantenerla in sicurezza e di non aspettare che i problemi diventino grossi o insuperabili per affrontarli”.
L’amministratore delegato si è quindi unito al coro dei fedeli sulle note del “Resta con noi Signore la sera”.
Il vescovo. Giuseppe Piemontese, che nella sua omelia ha ricordato anche David Raggi, “ucciso senza ragione”, parlando dell’Ast ha detto che “la nostra città guarda a queste acciaierie con orgoglio e ammirazione. Ognuno di voi che operate dall’interno, e noi che operiamo dall’esterno, ciascuno per la parte che gli compete, contribuisca a dare fiducia e speranza a questa nostra città. Partiamo da questa celebrazione pasquale accogliendo il dono dell’amore di Gesù, pronti a condividerlo con quanti la provvidenza ci pone accanto. Saranno i semi di bene, il polline di giustizia che possa raggiungere, nella globalizzazione del bene, ogni parte della terra”.