Ast, l’azienda si sottrae al confronto, allarme dei sindacati provinciali sulla riorganizzazione
TERNI – “Le accelerazioni avvenute all’Ast in questi giorni sulla riorganizzazione aziendale sono incomprensibili”. Lo sostengono le segreterie provinciali dei metalmaccanici sottolineando come queste siano “in completo e totale contrasto rispetto alle linee guida e alle cose condivise nei momenti di verifica, effettuati nei giorni scorsi, sull’accordo sottoscritto al Mise tra le stesse segreterie provinciali e l’amministratore delegato supportato dallo staff della direzione aziendale”.
Fim, Fiom, Uilm Fismic e Ugl, quindi, dando sostegno all’azione delle Rappresentanze Sindacali Unitarie ribadiscono, dal loro punto di vista, la pericolosità dell’azione unilaterale aziendale nel procedere, sottraendosi al confronto nonostante le molteplici richieste effettuate dalle Rsu di formalizzare un proprio parere rispetto al quale il datore di lavoro avrebbe dovuto fornire la risposta motivata.
Le segreterie provinciali “ritengono quanto si sta determinando, in queste ore, all’interno dell’Ast preoccupante non solo per le sorti del sito stesso ma più in generale per l’insieme del tessuto economico e sociale di questo territorio”.
I sindacati evidenziano che quanto si sta determinando rappresenta un sistema di rapporti senza precedenti che rischia di inficiare sulla tenuta complessiva dell’intero sistema.
Nel ribadire i potenziali aspetti positivi dell’accordo siglato a Roma il 3 dicembre 2014, le organizzazioni sindacali invitano l’insieme delle parti firmatarie a lavorare affinché si raggiungano tutti gli obiettivi in esso contenuti al fine di rilanciare, sviluppare e consolidare l’eccellenza produttiva ternana.
Fim, Fiom, Uilm Fismic e Ugl nel ribadire la storia delle relazioni industriali e sindacali auspicano un ripristino di corretti rapporti e di corretto confronto tra le parti al fine di traguardare gli obiettivi da tutti condivisi nell’accordo del 3 dicembre 2014.