Ast, a un passo la firma dell’accordo, Ilserv: contratto prorogato di un anno

Martedì potrebbe arrivare la firma dell’accordo sull’Ast. Dopo l’incontro di questa mattina, il tavolo al Mise è stato aggiornato come da programma al 2 dicembre, per quella che si preannuncia la fase conclusiva. Cruciale è stata la riunione di oggi per superare lo stallo su esuberi e caso Ilserv.  “I numeri acquisiti di volontari usciti ad oggi – dicono le segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl, ci consentono di poter affermare che a martedì presumibilmente si potrà raggiungere l’obiettivo prefissato dall’Azienda, superando in tal modo la clausola sugli esuberi”.

Ad oggi in 251 lavoratori hanno accettato il bonus di 80mila euro per l’uscita volontaria, un numero che potrebbe salire nelle prossime ore (attualmente restano sul “tavolo” 39 esuberi). “Per quanto riguarda Ilserv – continuano i segretari provinciali – ci è stato comunicato che alla stessa Ilserv è stato confermato il mantenimento degli appalti in essere, con decorrenza retroattiva dal primo ottobre 2014”.

L’azienda si è detta disponibilità ad affrontare i punti rimanenti per quanto riguarda clausola sociale inerente il piano industriale, sistema degli appalti e integrativo nell’incontro di martedì prossimo. Valutando in maniera positiva l’incontro di oggi, le organizzazioni sindacali riconfermano l’importanza e la decisività di quello del 2 dicembre.

“Siamo più vicini alla chiusura di un accordo, ma non si può ancora cantare vittoria – dice – il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Maria Antonietta Vicaro – Adesso resta da discutere più approfonditamente dell’integrativo e da verificare attentamente i termini di un’intesa su cui sono stati fatti troppi giri di valzer. Il fatto che 251 lavoratori abbiano aderito alla mobilità incentivata, e che questo numero sembri destinato a crescere, rende comunque più semplice il raggiungimento di una quadra – conclude – perché l’obiettivo per noi è sempre quello di salvaguardare e tutelare tutti, evitando in qualsiasi modo la prospettiva della mobilità coattiva”.

“I punti acquisiti nella trattativa sull’Ast, nell’incontro tenuto al ministero dello Sviluppo economico – commenta il segretario nazionale Fiom, Rosario Rappa – facilitano il negoziato che riprenderà martedì prossimo – E’ scontato che la clausola sui licenziamenti si risolve da se. Rappa ricorda che “restano in piedi gli altri punti: su salario integrativo, investimenti, clausola sociale di salvaguardia per i lavoratori degli appalti”.

Per il segretario nazionale Uilm, Mario Ghini: “oggi ci sono stati importanti passi avanti per cercare di far diventare martedì la giornata conclusiva, ci sono le condizioni per cercare l’affondo finale. Martedì discuteremo dell’integrativo aziendale e della clausola sociale degli appalti”.

LA CRONACA DELLA MATTINATA

ROMA – Riprende a Roma il tavolo della trattativa Ast, una trattativa che va avanti ad oltranza. La vertenza è al rush finale ma con tutta probabilità serviranno altri due incontri (quello di oggi che sarà interlocutorio e quello già fissato per martedì) per arrivare a un accordo. I nodi restano principalmente tre: la clausola del piano aziendale che prevede un automatismo dei licenziamenti qualora non si arrivasse a quota 290 delle uscite volontarie incentivate; clausola che i sindacati rifiutano toto; la decisione di Ast di cancellare interamente il salario di secondo livello, mentre i sindacati vogliamo la conferma delle maggiorazioni, del salario domenicale e di buona parte del resto del salario integrativo;  i lavoratori dell’indotto, per i quali i sindacati chiedono una clausola sociale a salvaguardia del loro posto di lavoro.

L’amministratore delegato, Lucia Morselli, nell’ultimo incontro, dopo un’iniziale apertura, è tornata indietro su tutto. Da qui l’ennesimo stallo della trattativa.

Ieri intanto le rsu dell’Ast, riunite fino a tarda serata, hanno deciso una riarticolazione dello sciopero che sarebbe dovuto terminare lunedì. La riarticolazione dello sciopero prevede che alcuni reparti restino fermi. La fabbrica marcerà a metà, mentre resta il blocco delle portinerie fino al termine della vertenza: le merci possono entrare ma non possono uscire.

Lo sciopero per i prossimi giorni sarà così articolato:

venerdì 28 novembre scioperano: PIX1, PIX2, Titania, ACC, LAC, Enti e Staff collegati, Servizi e centri collegati(Lab. prove Meccaniche e Lab. Chimico) , ditte correlate;  sabato 29 novembre scioperano: PIX2, ACC, LAC, Enti e Staff collegati, Servizi e centri collegati(Lab. prove Meccaniche e Lab. Chimico) , ditte correlate; domenica 30 novembre scioperano: ACC, LAC, Enti e Staff collegati, Servizi e centri collegati(Lab. prove Meccaniche e Lab. Chimico) , ditte correlate; lunedì 1 dicembre scioperano: Centro di Finitura tutto, Tubificio tutto, ditte correlate; martedì 2 dicembre scioperano: Aspasiel, Società delle Fucine, Enti e Staff collegati, Servizi, ditte correlate, Impiegati, Quadri, Amministrativi (tutti tranne Enti – Staff collegati ai reparti produttivi); mercoledì 3 dicembre scioperano: PIX1, Titania, Enti e Staff collegati, Servizi, ditte correlate; giovedì 4 dicembre scioperano: PIX2, Enti e Staff collegati, Servizi, ditte correlate

ORE 10.45 E’ iniziato da alcuni minuti il tavolo al Mise sulla vertenza Ast. L’incontro di oggi dovrebbe essere interlocutorio, visto che ne è già stato fissato un altro martedì prossimo. Oggi l’azienda dovrebbe dare alcune risposte ai sindacati, in particolare sull’indotto, uno dei punti ancora sul tavolo. Un altro tema delicato è quello che riguarda gli esuberi che i sindacati vogliono siano gestiti solo con esodi incentivati: tra chi ha già accettato e chi ha dato la disponibilità a uscire con incentivo il numero sarebbe ora tra i 240 e i 250, mancherebbero quindi ancora circa 50 lavoratori. Al Mise si discuterà anche di investimenti e della parte integrativa aziendale dello stipendio.

ORE: 12.45 La prima parte dell’incontro si sta svolgendo come di consueto con una riunione ristretta tra l’azienda, il Governo e i sindacati nazionali. Le indiscrezioni che trapelano lasciano intravedere uno spiraglio per la questione della Ilserv. A seguito di una vertenza tra la ThyssenKrupp e la Harsco, la multinazionale inglese azionista di maggioranza dell’azienda, si potrebbe profilare una proroga del contratto con l’Ast.

Ore 13.24 La trattativa al Mise oggi ha registrato “passi avanti”, lo afferma il segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli. “Alle 11, sono 251 i lavoratori che hanno già firmato l’uscita volontaria incentivata, ne restano quindi 39. Questo trend di uscite volontarie farebbe retrocedere l’azienda dai licenziamenti”. Nelle prossime ore si continuerà a lavorare sull’integrativo “per arrivare martedì ad una conclusione positiva”. ThyssenKrupp  ha anche trovato un accordo con Ilserv per un altro anno di contratto.

Ore 13.50  Il Ministero dello Sviluppo sottolinea che sulla vicenda Ast “sono stati acquisiti elementi di novità, in particolare riguardo al numero degli esodi volontari” e dei rapporti di fornitura con Ilserv. Alla luce di queste novità il Mise “auspica che nei contatti che proseguiranno nelle prossime ore si possano creare le condizioni per arrivare alla conclusione dell’accordo definitivo nell’incontro già fissato per martedì 2 dicembre”.

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