Ast, vertice al Mise in chiaroscuro: impegno a lungo termine ma restano i nodi. Marini: “Incontro positivo”. Entro maggio un altro incontro con il nuovo ad Burelli
ROMA – “La Thyssen ha intenzione di rimanere partner di Acciai Speciali Terni ancora per molto” ma l’ombra della ristrutturazione è tutt’altro che lontana. È quanto riferito da Peter Sauer, rappresentante della multinazionale tedesca, all’incontro di oggi al Mise per la verifica dell’accordo sottoscritto a dicembre 2014. Un intervento, il suo, atteso sia dai sindacati che dalle istituzioni preoccupati del futuro assetto societario dopo l’addio di Lucia Morselli da amministratore delegato. “La Morselli – ha spiegato Sauer – non ha voluto prolungare il contratto e questo ci è dispiaciuto, ma abbiamo trovato un valido sostituto che porterà avanti il lavoro iniziato”.
L’incontro di questa mattina al Ministero dello Sviluppo Economico è stato introdotto da Giampietro Castano, responsabile dell’unità per la gestione delle vertenze al Mise che entro il mese di maggio fisserà un nuovo incontro. A quel punto al tavolo siederà il nuovo amministratore delegato, Massimiliano Burelli, che assumerà l’incarico il prossimo 1° aprile.
È seguita la relazione dell’ad Morselli, quindi ha aperto gli interventi dei sindacati Riccardo Marcelli della Fim, quindi Francescangeli (Ugl), Olimpieri della Fismic, Rappa. E’ stata poi la volta del sindaco Di Girolamo, della presidente Marini e dello stesso Castano.
Al termine dell’incontro Riccardo Marcelli e il coordinatore nazionale siderurgia Fim Cisl, Raffaele Apetino, hanno detto che “durante l’incontro sono inoltre emersi, importanti dettagli, sui passi in avanti rispetto all’attuazione del piano di rilancio: 90 milioni di euro investiti su circa 178 milioni previsti, e 59 nuovi inserimenti di lavoratori nel periodo 2015-16, elemento quest’ultimo, per niente previsto e scontato ma sicuramente positivo in controtendenza rispetto alle previsioni del 2014”.
“Per la Fim – dicono Marcelli e Apetino – il pieno rilancio del Gruppo entro il 2018 necessità di un interlocutore stabile e un management certo sulle relazioni industriali, per non disperdere il lavoro fatto ed i risultati ottenuti, che ricordiamo, sono stati possibili anche grazie al senso di responsabilità del sindacato e dei lavoratori dello stabilimento di Terni. Se davvero AST Terni vuole puntare, come dice il suo AD, a diventare una factory tecnology, per essere pronta ad Industry 4.0 – continuano i due rappresentanti Fim – allora è fondamentale che metta al centro del proprio core business una particolare attenzione alle tematiche ambientali, con un progetto che valorizzi il recupero delle scorie e un piano di formazione che accresca e riconosca le professionalità e le competenze delle maestranze”.
E sull’incontro al Mise, la Uilm fa sapere che: “Il rappresentante della ThyssenKrupp, Peter Sauer, pur confermando la volontà di dare continuità all’impegno della multinazionale tedesca sul sito di Terni, ha affermato, smentendo le dichiarazioni fatte nel mese di dicembre dall’attuale AD, che la “ristrutturazione non è stata ancora completata”, anche in prospettiva dell’incertezza sulla normativa antidumping europea”.
Nell’incontro già previsto entro il prossimo mese di maggio con il nuovo amministratore delegato di AST, secondo Uilm sarà dunque necessario verificare: le reali prospettive di medio e lungo termine del sito siderurgico ternano, anche rispetto all’annunciato “piano B” eventualmente da attuare sulla base dell’evoluzione delle normative antidumping, ed i tempi di realizzazione del progetto per il recupero delle scorie di lavorazione.
“Nell’incontro di oggi abbiamo registrato una oggettiva continuità degli impegni di ThyssenKrupp rispetto all’attuazione dell’accordo sottoscritto nel dicembre 2014 per l’Ast di Terni”. Hanno affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla competitività del sistema produttivo Fabio Paparelli e il sindaco di Terni, Leopoldo di Girolamo, al termine dell’incontro. “Abbiamo valutato positivamente – dicono – i risultati illustrati sin qui raggiunti, e soprattutto le affermazioni di Peter Sauer, relazioni esterne ThyssenKrupp, che ha assicurato l’impegno a lungo termine rispetto alle prospettive ed al futuro di Ast. Abbiamo apprezzato inoltre la conferma degli investimenti, sia quelli legati alla efficienza tecnologica degli impianti, sia con riferimento alla realizzazione della nuova linea 6”. “Guardiamo con attenzione – proseguono Marini, Paparelli e Di Girolamo – al tema della compatibilità ambientale della fabbrica, e in particolare alle modalità e tempi di selezione delle proposte progettuali legate alla chiusura del ciclo produttivo concernente le scorie, auspicando che ciò avvenga in coerenza con la direttiva comunitaria sull’economia circolare ed in applicazione della normativa nazionale”. “Seguiremo con attenzione inoltre il tema della normativa europea antidumping – sottolineano – rispetto alle evidenze segnalate di aggiramento attraverso importazione di semilavorati ovvero attraverso Paesi terzi. Un tema questo di carattere sistemico, ma che sui prodotti laminati a freddo è essenziale per la tutela effettiva della concorrenza”.
Le istituzioni locali hanno confermato in questa sede il contenuto degli impegni assunti con l’accordo, sia in ordine al supporto degli investimenti di natura energetico-ambientale, sia in ordine alla parte infrastrutturale di competenza. “Abbiamo ribadito la centralità della siderurgia per l’Umbria e per il Paese – riferiscono Marini, Paparelli e Di Girolamo – anche nel progetto di rilancio della manifattura nell’area ternano- narnese oggetto di confronto tra Regione e Ministero dello sviluppo economico nell’ottica dell’attivazione dell’area di crisi”. Nel corso della riunione è stata annunciata la riconvocazione del tavolo, sollecitata dalla presidente Marini, alla presenza del nuovo amministratore delegato per discutere le prospettive di medio e lungo termine.