Barberini: “Mai date dimissioni. Disponibile a ricomporre, ma serve cambiamento”. Faccia a faccia con Marini
Dopo una notte lunga e una mattinata difficile per la politica umbra, parla Luca Barberini, assessore regionale a Salute, coesione sociale e welfare. E lo fa mentre si reca a palazzo Donini, sede della Giunta regionale, intercettato da alcuni cronisti, ai microfoni di Pasquale Punzi. Barberini chiarisce innanzitutto di non aver “mai dato le dimissioni” e che si tratta di “notizie date dalla stampa, diverse valutazioni ma nessuna dimissione”. Incalzato dall’intervistatore, afferma che la posizione dell’assessore è “quella che conoscete da tempo: penso che c’è bisogno di dare dei segnali, di cambiare qualcosa”.
Pensa di dare le dimissioni se le posizioni si irrigidiscono?, gli viene chiesto e lui: “adesso non stiamo a ipotecare al futuro”. Barberini annuncia anche un “riconfronto con la presidente Marini, com’è giusto che faccia”. Riguardo le nomine dei direttori regionali, avvenute la notte scorsa, l’assessore afferma: “è una decisione presa dalla Giunta e io ero assente”. Ma è normale senza l’assessore alla sanità?, viene chiesto da Punzi. E Barberini: “è stato disegnato l’assetto delle direzioni della regione, io non c’ero. Adesso vedremo, cercheremo di costruire, la politica è quello, è un gioco di incastri, di costruzioni, di buona volontà, di risposte ai bisogni della nostra comunità e ce ne sono tanti”. E ancora: “Da parte mia c’è la buona volontà di ricomporre il tutto”.
Altra domanda: siamo sicuri che nelle prossime ore non arrivino le sue dimissioni? “Siamo sicuri – risponde Barberini – che ci mettiamo l’impegno a risolvere un problema, poi le dimissioni non si minacciano mai, quando è il momento si danno”. E ancora: “non dobbiamo discutere sui nomi, ma su un approccio e riposte di un certo tipo da dare, anche diverse se vogliamo a un settore come la sanità che tocca la vita dei cittadini, se la riconduciamo solo ai nomi facciamo un errore strategico. A me non interessano i nomi, a me interessa costruire un modello che sia rispondente ai bisogni mutati dei cittadini umbri”. Quanto dobbiamo aspettare? “Abbiamo tempo fino al 29 febbraio…”. Nel pomeriggio c’è stato un faccia a faccia tra Barberini e la presidente Marini, che a quanto pare non ha dato esiti positivi. Insediata, sospesa e poi chiusa per mancanza del numero legale la seduta del Consiglio regionale. Erano infatti presenti solo le opposizioni di centrodestra e liste civiche, che hanno chiesto di discutere subito la loro mozione sui “Criteri per la nomina dei direttori generali delle Aziende sanitarie regionali”, polemizzando con la maggioranza. Stasera nuova riunione della Giunta regionale.