Barriere architettoniche, Vinti sollecita: “Fondi dal decreto Sbocca Italia”

“Non sono sufficienti detrazioni o bonus fiscali. Occorre che il governo stanzi dei finanziamenti che possano aiutare subito coloro che hanno bisogno per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati”. Alla vigilia della riunione del Consiglio dei ministri che, nel decreto cosiddetto ‘sblocca Italia, dovrebbe inserire una norma per l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti, torna alla carica del Governo, segnalando sia al Presidente del Consiglio Renzi che al ministro delle infrastrutture Lupi, l’emergenza che si è venuta a creare in questo settore.

“A fronte di un continuo aumento di richieste, negli anni scorsi il Governo ha stanziato sempre meno risorse – ha affermato Vinti – Complessivamente in Umbria, i cittadini aventi diritto al sostegno economico per il superamento delle barriere architettoniche in edifici privati sono 1.621, di cui 1.235 in provincia di Perugia e 386 in provincia di Terni. I contributi arretrati – spiega l’assessore Vinti – ammontano a 5 milioni 791.561,51 euro nella provincia di Perugia, di cui nel solo comune di Perugia 1.154.706,27 euro e 1.733.033,10 euro nella Provincia di Terni, 1.060.264,71 nel solo comune di Terni. Se al fabbisogno accertato per il 2014, pari a 7.524.594,61, si aggiungono le somme anticipate dalla Regione Umbria dal 2002, pari a 4.773.742,82 euro, il totale che il governo dovrebbe alla nostra regione è di 12.298.337,43 euro”.

“E’ assolutamente necessario, prosegue l’assessore, dare attuazione alla legge del 9 gennaio 1989 n.13 -‘Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati’. Questa esigenza è molto avvertita dai cittadini, soprattutto dalle fasce più deboli, in quanto si va a fornire un sostegno che, pur modesto, è comunque estremamente esteso nel numero di beneficiari, e ciò diventa ancor più significativo nell’attuale situazione economica”.

“Visto che anche il bilancio regionale è stato sottoposto a tagli molto pesanti, prosegue l’assessore, è difficilmente ipotizzabile da parte della Regione Umbria, un ulteriore impegno diretto, oltre quello già affrontato negli anni precedenti, per alleviare i mancati trasferimenti del governo centrale. La giunta regionale infatti, dal 2002 al 2012, ha anticipato risorse pari a 4.773.742,82 euro del proprio bilancio, cifra insufficiente per coprire il fabbisogno complessivo degli aventi diritto che, ovviamente, in questi ultimi anni sono ulteriormente aumentati”.

“D’altra parte – sottolinea Vinti – il superamento delle barriere architettoniche in tutti luoghi, sia privati che pubblici, rappresenta un segno di civiltà in quanto rende effettivo il diritto di cittadinanza a tutte e a tutti. Per tale finalità le istituzioni dovrebbero essere impegnate in prima fila soprattutto perché, in questo caso, si sostengono cittadini appartenenti a classi sociali più deboli”.

“E’ dunque necessario un grande piano pubblico per il superamento delle barriere architettoniche che sarebbe anche un prezioso per le economie locali – conclude Vinti – da cui potrebbero trarne vantaggio le piccole imprese artigianali che sono le più esposte nell’attuale crisi economica”.

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