Bcc dell’Umbria, una banca per tutta la regione

PERUGIA – Battesimo in grande stile per la Banca di credito cooperativo dell’Umbria, la nuova aggregazione tra il CrediUmbria e il Credito cooperativo umbro, l’ex Bcc di Mantignana. Una forte unità dunque che si va componendo, all’appello manca solo la Bcc di Spello. Continua dunque con la presentazione di oggi a Palazzo Donini un cammino lungo, scaturito dall’idea dei vertici degli istituti di credito che hanno deciso di fare rete per far fronte alla crisi. La fusione è già stata esaminata dall’assemblea dei soci. andando oltre le criticità e le resistenze di chi parlava della necessità di rinunciare a qualcosa.

“La nascita di Bcc Umbria rappresenta un risultato importantissimo per la nostra Regione, anche alla luce del ruolo sociale che riveste nel territorio il credito cooperativo che, da sempre, riserva grande attenzione alle famiglie, alle imprese”. Queste sono state le parole della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha di fatto benedetto tale “matrimonio”. All’incontro, che si è tenuto al Salone d’Onore di Palazzo Donini, oltre alla presidente Marini, sono intervenuti gli attuali presidenti delle due banche Palmiro Giovagnola e Luca Pecetti, che in Bcc ricopriranno il ruolo di presidente e vicepresidente, di Bcc Mantignana, Marcello Morlandi, il direttore di CrediUmbria, Stefano Capacci, che di Bcc saranno rispettivamente, direttore gerale e vicedirettore generale. L’incontro con i giornalisti ha rappresentato l’occasione per presentare una serie di prodotti che la nuova banca metterà a disposizione dell’economia regionale. Il pacchetto denominato “100 milioni per l’Umbria”, prevede finanziamenti a privati e famiglie, a imprese e professionisti. Tra le novità più rilevanti il pacchetto “Umbria verde” con finanziamenti al settore agricolo.

“La nuova banca, così come si configura – ha detto la presidente Marini – coprirà più di 2/3 del territorio regionale e, di conseguenza, garantirà maggiore penetrazione sul territorio stesso, rafforzando la capacità di credito anche in vista di nuovi scenari, non necessariamente negativi, che si potranno prefigurare in seguito all’esito del referendum sulla Brexit in Gran Bretagna”. “Il tema del credito in questi anni di crisi – ha riferito la presidente – è stato molto dibattuto e, di certo c’è, che può essere garantito da banche di gradi dimensioni. In questo contesto dall’Umbria è arrivato un progetto lungimirante, in linea con la riforma delle banche di credito cooperativo, visto che con la nascita di Bcc, l’Umbria è protagonista di un processo di aggregazione studiato e portato avanti anticipando i tempi imposti dalla riforma stessa”.

 “La Regione – ha aggiunto la presidente – ha seguito e continuerà a riservare grande attenzione a questo processo di cambiamento portato avanti con grande impegno dei presidenti e dei direttori delle due banche”. “Non possiamo che essere soddisfatti di questo grande progetto che guarda avanti, visto che la banca di credito cooperativo – ha concluso – rappresenta una presenza importante sul territorio, perché oltre a lavorare e investire per lo sviluppo delle attività, ne favorisce il mantenimento sul territorio regionale attraverso finanziamenti. Tutto ciò, con un occhio sempre attento alle famiglie”.

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