Bevagna, arrestato dipendente comunale: con i permessi della 104 andava a Londra
PERUGIA – Un dipendente comunale di Bevagna è stato arrestato per abuso d’ufficio e fabbricazione di documenti falsi. Secondo la Digos di Perugia e carabinieri che hanno condotto un’indagine congiunta, l’uomo avrebbe preso i permessi della legge 104 ma invece di assistere il parente invalido sarebbe andato a Londra e qui avrebbe ceduto documenti falsi a dei magrebini. L’indagine ha preso le mosse dalla segnalazione giunta ai militari del Comando Provinciale di Perugia circa reiterati abusi dei benefici della legge 104/1992 da parte di un 42enne impiegato presso il comune di Bevagna.
Attraverso un’indagine meticolosa i carabinieri di Foligno sono riusciti ad appurare che l’indagato, nei giorni in cui si assentava dal lavoro per usufruire dei citati permessi, si recava in Inghilterra per finalità certamente avulse dall’assistenza e cura del familiare inducendo, nel contempo, l’amministrazione comunale in errore dato che l’ente continuava a corrispondere la retribuzione al lavoratore pur non usufruendo della prestazione di quest’ultimo.
I militari hanno anche accertato, a carico dell’uomo, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza circa la sottrazione e la formazione di documenti d’identità falsi dal Comune bevanate. D’intesa con il personale della Questura è stato verificato che moduli della carta d’identità, risultati sottratti dal Comune umbro, avevano costituito oggetto di un controllo in Inghilterra da parte delle Autorità britanniche. Da qui le indagini sono state ulteriormente approfondite ed è emerso che, mentre le fotografie apposte sui documenti appartenevano ai soggetti controllati, le generalità e gli altri dati anagrafici corrispondevano invece a cittadini residenti a Bevagna.
Ulteriore capo d’imputazione contestato al dipendente comunale è una falsa richiesta di retrocessione di loculi cimiteriali a discapito di una signora anziana. L’attività d’indagine condotta dai carabinieri del Comando Stazione di Bevagna insieme alla polizia municipale ha permesso di scoprire che il dipendente “infedele” ricoprendo anche la carica di responsabile dei servizi cimiteriali, attraverso la falsificazione della documentazione inerente la restituzione di loculi, riusciva ad appropriarsi di ingenti somme di denaro frodando l’amministrazione comunale.
Per questi motivi, a carico del 42enne bevanate, dopo le formalità di rito, è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari per furto aggravato, truffa, possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsa, abuso d’ufficio, falsità in scrittura privata e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale.