Blitz all’Ospedale di Terni, il M5S denuncia:”Pazienti relegati nei corridoi”
TERNI – Blitz del M5S di Terni all’Ospedale S. Maria. Il video (a fine articolo, ndr) girato all’interno della struttura denuncia una decina di letti posti in varie corsie, stanze sovraffollate rispetto all’effettiva disponibilità, rischi per la mancanza dei dispositivi sanitari viceversa presenti nelle camerate, assenza di comfort. I grillini Andrea Liberati, Angelica Trenta, Patrizia Braghiroli, Thomas De Luca, Federico Pasculli, Valentina Pococacio sostengono che “quel che finora si è voluto far passare per fenomeno estemporaneo ed emergenziale è invece la consuetudine nei reparti di Medicina Interna e d’urgenza (diretto dal prof. Schillaci) al piano terra, ma anche della Clinica Medica (diretta dal prof. Coaccioli) al quinto piano”. La situazione sembrerebbe peggiorare nei fine settimana, quando “alcuni reparti come il week hospital e il day surgery chiudono per mancanza di personale”.
Il Movimento Cinque Stelle poi continua. “Con ciò vengono aggravate anche le responsabilità e i carichi lavorativi che ricadono su medici e paramedici che devono districarsi, facendo slalom nelle corsie, percorrendo decine e centinaia di metri in più ogni giorno per raggiungere i malati ‘temporaneamente’ collocati nei reparti liberi, con un numero eccessivo di pazienti da dover assistere, con evidenti rischi per la qualità del servizio sanitario offerto. Questo è il risultato dell’assenza di una visione regionale e locale dell’organizzazione di un servizio sanitario efficiente. Ci si muove solo per tamponare l’emergenza rispetto a una concreta programmazione. Mancano gli investimenti; si effettuano tagli lineari il cui unico risultato è un continuo scivolamento nella classifica dei servizi di assistenza di base, lasciando precipitare l’Umbria verso il decimo posto nella classifica nazionale.
I grillini poi concludono. “In pratica ci si vanta che l’Umbria è considerata un benchmark per i bassi costi, ma non si dice che poi la gente soggiorna in stanze sovraffollate o sui corridoi, perché mancano personale e attrezzature, tanto a Perugia (e presto lo dimostreremo, carte alla mano!) quanto a Terni: ecco quale ennesimo e visibile fallimento hanno prodotto la ‘cura Marini’ e l’atavica noncuranza del sindaco Di Girolamo”.