Bocci segretario Pd: “Partito collegiale, il dato umbro un segnale nazionale”

PERUGIA- Umbria un bel regalo per il nazionale. Gianpiero Bocci è alla prima occasione da segretario regionale del Partito democratico e disegna il Pd “secondo Bocci”. Un partito ma che non sarà suo ma corale, a guida collegiale e plurale. Lo dice alla conferenza stampa in cui traccia un bilancio delle primarie e si da i primi obiettivi.

“Il dato umbro dell’affluenza – dice – è un regalo anche per il Nazionale. Questo si deve, essenzialmente, alla storia di questa regione e alle Primarie, che non sono state una competizione ma un contributo che io e Verini abbiamo dato al Partito democratico. Ci interessava ricostruire una coscienza democratica, che compete al Pd contro una Lega che semina odio”.

Sull’affluenza: “Quella di domenica è stata una giornata importante, che ci consegna una grande responsabilità, le persone non ci perdoneranno altri errori. Il Pd deve diventare un partito dove tutti sono protagonisti e non ci sono più uscite. Va riscoperta l’inclusività e la necessità di portare nuovi ingressi, energie nuove. Un Pd che accelera il ricambio della classe dirigente facendola crescere fin da subito. Un fatto che vale per il Pd e per le istituzioni umbre”.

Gli appuntamenti: “Saranno decisive le amministrative e le Europee di fronte ad un Governo che vuole disgregare l’Europa”.

Sulla guida: “Sarà un Pd collegiale, io sarò ad un passo indietro, avanti ci saranno i partiti dove i migliori diventeranno classe dirigente. Da oggi si sceglie per competenza e chi ha un’età dovrà accompagnare con generosità e umiltà i giovani. Il ricambio non si fa a parole ma con i fatti”.

Su Verini: “E’ stato responsabile, generoso e onesto. Dovremo dimostrare che non ci si divide, perché se siamo uniti vinciamo e non dobbiamo neanche essere autosufficienti. Va ricostruito un campo progressista che si apre alla società civile”.

Sul Pd: “Occorrerà rimettere ordine al Pd e delle regole perché in una comunità ce n’è bisogno per trovare una sintesi”. “Ci sarà – ha detto Bocci – anche un grande sforzo a livello progettuale. Per recuperare i giovani bisognerà coinvolgerli. Senza giovani non si fanno le riforme”.

Sulle priorità Bocci ha parlato di scuola, università e lavoro. “Il lavoro che bisognerà fare è coinvolgere personalità, esperienze e conoscenze, a iniziare dalle università. Il Pd deve investire sull’Università, che è ricerca ed elaborazione”.

E sulle scadenze future: segreteria in tempi ragionevoli, entro l’anno. A gennaio l’assemblea, più di un vicesegretario e mandato corto.

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