Caccia, la Regione preadotta il calendario e sfida il Governo
PERUGIA – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Caccia Fernanda Cecchini, ha preadottato la proposta del calendario venatorio per la stagione 2016-2017. “Abbiamo confermato le scelte del precedente calendario – sottolinea l’assessore – compresa quella della chiusura a tordo bottaccio, cesena e beccaccia alla fine di gennaio, nonostante anche quest’anno sia stato imposto un anticipo dal Governo. Riteniamo, infatti, di aver applicato correttamente le normative nazionali e comunitarie e auspichiamo che, come chiediamo da molto tempo, venga fatta chiarezza sulle specie cacciabili e sul periodo di prelievo, definendo regole chiare e incontrovertibili. Una posizione questa che è stata sostenuta con forza anche dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in sede di Conferenza Stato-Regioni. Chiediamo di confermare o modificare i periodi di caccia stabiliti nell’articolo 18 della legge nazionale sulla caccia e di sostenere in sede europea l’effettiva uniformità di applicazione dei provvedimenti in materia venatoria almeno nei Paesi che hanno caratteristiche simili al nostro. Intanto abbiamo confermato la chiusura del prelievo alle tre specie al 30 gennaio 2017”.
Il nuovo calendario venatorio è “il primo dopo il passaggio di competenze in materia di gestione faunistica dalle Province alle Regioni. Questo – rileva l’assessore – ha comportato la riunificazione di alcune scelte e la loro omogeneità sul territorio regionale, ad esempio per quanto riguarda la caccia al cinghiale”.
Confermata anche la preapertura in tre giornate, nei giorni 1, 4 e 11 settembre (il 4 e l’11 fino alle ore 13) esclusivamente da appostamento e alle specie alzavola, marzaiola, germano reale, tortora, merlo, colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia e gazza. L’apertura generale della caccia è fissata per il 18 settembre 2016. L’addestramento e l’allenamento dei cani è consentito dal 14 al 28 agosto e dal 4 al 15 settembre. La proposta di calendario venatorio, elaborata e condivisa precedentemente con le associazioni venatorie e i rappresentanti degli Ambiti territoriali di caccia nel corso delle riunioni della Consulta faunistico venatoria regionale, verrà ora inviata all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e alla competente Commissione dell’Assemblea legislativa per i rispettivi pareri.