Calo dei reati in Umbria: preoccupano usura, riciclaggio e frodi. Terni meglio di Perugia
Se da una parte i reati diminuiscono grazie anche alle denunce che vengono effettuate, dall’altra estorsioni, usura, riciclaggio e intercettazioni tornano a preoccupare. Tutti reati ‘sentinella’ per capire quanto incidono le infiltrazioni della criminalità organizzata sul nostro territorio. Truffe e frodi, specie di carattere informatico, sono in crescita con l’incremento costante dell’utilizzo della rete.
Questo il report sulla criminalità in Umbria comprendente i dati relativi al decennio 2007-2016, redatto, su incarico della Regione, dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Perugia in collaborazione con le Prefetture e le Forze dell’ordine.
Dai 37.896 reati denunciati nel 2007 si è passati ai 31.970 dello scorso anno. Un calo di circa 6.000 reati denunciati nel decennio.
Nella distribuzione delle denunce sui reati che maggiormente preoccupano si vede chiaramente che sono di più in provincia di Perugia ( 79%) rispetto a Terni (21%).
Dalle denunce sul reato di ricettazione, ancora una volta il capoluogo umbro registra dati preoccupanti: 77% di denunce a Perugia, 23 a Terni. Esercizi commerciali apri e chiudi, compravendite immobiliari anomale. Questi fenomeni – secondo il vicepresidente della giunta regionale Paparelli – starebbero a indicare l’incremento di denaro di provenienza illecita.