Caos FlyVolare, il caso in consiglio regionale. L’assessore Chianella: “La compagnia non ha ancora le autorizzazioni”
PERUGIA – FlyVolare non aveva le autorizzazioni. Di fatto così l’assessore regionale alle Infrastrutture Giuseppe Chianella risponde alle interrogazioni del consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) e Claudio Ricci (Rp) sul caso Fly volare.
Ricci aveva chiesto di conoscere “la reale situazione autorizzativa della compagnia aerea FlyVolare alla data del 31 luglio 2017, giorno della conferenza stampa con la quale si annunciava l’attivazione di nuove rotte dall’aeroporto San Francesco”. Ricci vuoleva avere questi chiarimenti dopo che “anche da alcuni mezzi di informazione è emerso che la compagnia aerea FlyVolare non avrebbe, a oggi, le autorizzazioni necessarie e la licenza di esercizio di trasporto aereo. La FlyVolare otterrebbe le autorizzazioni Enac
solo a metà settembre al fine di attivare, dall’aeroporto dell’Umbria, servizi aerei con un aeromobile del tipo Airbus 319. Nel caso tali notizie si rivelassero fondate la Regione dovrà adottare azioni per la tutela
dell’ente, anche in termini d’immagine e nel quadro delle eventuali responsabilità della stessa Sase”.
Smacchi ha parlato di “un agosto tra luci e ombre. Da una parte abbiamo 25mila passeggeri in più e un aumento di circa il 17 per cento del traffico, malgrado le difficoltà post-sisma. Quindi c’è stato un lavoro importante della Sase. Ci sono state anche delle ombre: la prima quella relativa dalla cancellazione dei voli, gestiti dal tour operator FlyVolare che ha portato alcuni umbri a rimanere a piedi, salvo soluzioni successive. La seconda ombra è la situazione di completo stallo per quanto riguarda i rapporti tra Sase e
la compagnia maltese FlyVolare. È vero che in sede di conferenza stampa si era parlato di un inizio voli programmati entro settembre, ma le notizie sono preoccupanti. Addirittura leggiamo che Sase ha richiesto indietro la caparra versata a una compagnia che ancora non aveva le autorizzazioni. Su questo
dobbiamo fare chiarezza, anche per l’immagine della nostra regione. In audizione con il presidente di Sviluppumbria si era parlato di una possibile apertura della società di gestione a un socio privato: non vorrei che quel socio non arrivvasse mai perché non ci sono le condizioni, magari perché chi è nel Cda non ha interesse a che questo socio arrivi”.
Nella risposta l’assessore Giuseppe Chianella sottolinea che “fino al 3 ottobre tutto può accadere sulla vicenda Flyvolare. La compagnia aveva avviato contatti con l’ente di rilascio delle autorizzazioni di Malta, con autorizzazioni con valore comunitario. Ma il certificato ancora non è stato rilasciato. Flyvolare stima che le autorizzazioni saranno pronte entro settembre, potendo solo successivamente avviare l’attività operativa. Nonostante ciò Enac, nell’ambito delle sue competenze, ha pubblicato una
diffida a Flyvolare a pubblicizzare e a vendere biglietteria aerea fino a quando le autorizzazioni non saranno rilasciate. Ad oggi non ci sono stati ulteriori aggiornamenti e di conseguenza Sase si sta attivando per garantire il pieno rispetto degli accordi in essere e del contratto sostanzialmente
stipulato. Gli adempimenti della società FlyVolare devono essere messi in atto entro il 3 ottobre. Comunque la chiusura del primo semestre 2017 ha registrato un più 17 per cento. L’iniziativa di Sase con Flyvolare rappresenterebbe un salto di qualità perché nei programmi dell’aeroporto la presenza di un airbus 319 nell’aeroporto di San Francesco garantirà unù aumento dei passaggi di circa 100mila aggiuntivi l’anno. Inoltre è molto importante l’annuncio di questa mattina di nuovi collegamenti Ryanair con l’aeroporto di Francoforte, uno dei più importanti aeroporti d’Europa”.
Nella sua replica Ricci ha sottolineato “la positività di creare accordi con compagnie aeree low cost che sviluppano l’attrattività turistica. Non sono però soddisfatto della gestione tra Sase e Flyvolare: prima di attivare un contratto oneroso con una compagnia aerea occorreva verificare attentamente che vi fossero tutte le autorizzazioni”. Smacchi, nella replica, ha evidenziato la “necessità di evitare conferenze stampa prima della certezza delle autorizzazioni. Comunque gli accordi annunciati sono insufficienti rispetto ad uno sviluppo importante del nostro aeroporto e alle risorse investite. Dobbiamo trovare un partner più
strutturato e più forte che ci faccia fare il salto di qualità”.