Capitale europea dei giovani 2017, Perugia non ce la fa
Perugia non ce l’ha fatta. Il titolo di Capitale europea dei giovani è andato alla città bulgara di Varna. Oggi alle 19 a Cluj-Napoca in Romania la proclamazione del vincitore. Perugia era arrivata in finale insieme a Varna, Cascais (Portogallo) e Galways (Irlanda) ma il titolo è andato i Bulgaria. La cerimonia è stata seguita via web anche a Perugia dai promotori della candidatura. Con loro anche il sindaco del capoluogo umbro, Andrea Romizi, il quale ha già avanzato l’ipotesi di concorrere nuovamente al titolo di Capitale europea dei giovani per il 2018. Un pizzico di delusione per Perugia che solo qualche settimana fa, sempre in finale, si era vista soffiare il titolo di Capitale della cultura, andato invece a Matera.
Il percorso di candidatura di Perugia a Capitale Europea dei Giovani2017 (unica città italiana a partecipare a questa sfida) era partito nella seconda parte del 2013 da un gruppo di giovani attivi in Umbria, anche grazie allo stimolo rappresentato dalla candidatura di Perugia a Capitale Europea della Cultura 2019 e con il supporto di Regione Umbria e Comune di Perugia. Un percorso condiviso che ha portato alla adesione di 96 associazioni e poi al sostegno di numerose istituzioni della regione.
Il progetto di candidatura affronta e integra diverse tematiche: creazione di un modello di partecipazione attiva per i giovani nella città e nella regione; apprendimento interculturale in una dimensione europea; mobilità giovanile in Europa; incentivazione dell’espressività creativa; educazione e promozione dei diritti dell’uomo; educazione non formale ed educazione alla pari; inclusione sociale dei giovani con meno opportunità; disoccupazione e lavoro giovanile; volontariato.
Ieri la vice presidente della Giunta regionale dell’Umbria, con delega alle politiche giovanili, Carla Casciari, ha rivolto “Un sincero ‘in bocca al lupo’ alla città di Perugia e al Forum regionale dei giovani”.
“Quanto fatto finora – ha detto Casciari – è un brillante esempio di partecipazione giovanile dal basso, che dal nucleo originario di Perugia ha poi interessato tutta la regione, coinvolgendo un numero crescente di associazioni. Si tratta di un percorso di sviluppo che vale per la città e per tutta l’Umbria. La Regione ha partecipato alla candidatura sostenendo il Forum regionale dei giovani anche con risorse proprie, in quanto siamo convinti che esso rappresenti il giusto slancio per intraprendere azioni che, sempre con maggior vigore, riportino le tante ragazze e tanti ragazzi del territorio a riappropriarsi degli spazi di partecipazione e coinvolgimento che gli sono propri”.
“A prescindere dall’esito – conclude l’assessore – Perugia è già stata individuata come Capitale italiana dei Giovani per il 2015, un riconoscimento prestigioso da parte della Presidenza della Repubblica che onora la città e le sue istituzioni, questo dovrà rappresentare non un punto di arrivo ma di partenza per la programmazione di iniziative che sappiano valorizzare il ruolo dei giovani quali protagonisti del loro e del nostro futuro”.