Carabiniere a luci rosse, c’è il ricorso in Cassazione
PERUGIA – Il carabiniere a luci rosse, ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale, presenta il ricorso in Cassazione per la scarcerazione. L’ultima carta dopo il no del Gip e del Riesame. Per l’avvocato Nicola Di Mario infatti il 53enne deve essere rimesso in libertà. I tempi per l’udienza della Corte non sono velocissimi. Serviranno almeno un paio di mesi per la fissazione dell’udienza.
Il ricorso comunque è tecnico e cita addirittura la sentenza di assoluzione di Giulio Andreotti dall’accusa di omicidio del giornalista Mino Pecorelli. L’accusa parla di prestazioni sessuali ottenute grazie all’abuso della propria posizione. Per la difesa l’induzione andava esaminata in relazione al contenuto sostanziale di ciò che Tittarelli aveva prospettato alla donna e ai profitti che avrebbero potuto riverberarsi nella sua sfera d’interesse”. Andava, per Di Mario, prospettata la conformità di ciò che l’agente aveva prospettato alla vittima.