Carceri umbre: a rischio 25 posti dei medici penitenziari

TERNI – 25 medici penitenziari del carcere di Terni, Spoleto ed Orvieto rimarranno davvero nelle carceri o torneranno a casa? La questione è stata frutto del confronto tra il direttore generale dell’Asl 2, Imolo Fiaschini, e la direttrice del carcere Chiara Pellegrini.

Il fatto interessa circa 25 dipendenti medici penitenziari che fanno riferimento alla Asl 2.

Il direttore generale dell’Asl 2 ha detto: «Dal prossimo anno stabilizzeremo i posti in carcere. Andremo ad attingere alla graduatoria regionale della continuità assistenziale».

 

Quindi sì ai camici bianchi, che verranno però pescati dalla graduatoria regionale.

«È un risultato, ma non un grande risultato» è il verdetto della direttrice del carcere, Chiara Pellegrini. «Ci dispiace che i nuovi medici saranno scelti senza tener conto di un elemento fondamentale: l’esperienza specifica vissuta tra i detenuti».

A risolvere la questione ci pensa il direttore generale Fratini. Il direttore stabilizzerà i posti di lavoro con contratti a tempo indeterminato che non potranno essere avviati in tempo rispetto alla scadenza di luglio.

«L’iter della stabilizzazione è lungo, ci vorranno almeno dieci mesi. Per questo ci sarà un periodo di transizione dal momento che dal primo luglio scadono gli incarichi attualmente in essere. Per il periodo di transizione – aggiunge il direttore generale Fiaschini – attingeremo alla graduatoria provinciale della continuità assistenziale. Inoltre, organizzeremo un periodo di affiancamento per i medici che dal prossimo anno entreranno a tempo indeterminato in carcere».

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