Cascata delle Marmore e minacce ambientali, la mappa dei siti a rischio
TERNI – Il grido d’allarme era stato lanciato già qualche settimana fa: la Thyssen Krupp avrebbe comunicato alla Provincia di Terni l’avvio lavori per ampliare le proprie discariche in direzione della Cascata delle Marmore. A quel grido ora sembrano far seguito i fatti: le ruspe – stando a una denuncia di Italia Nostra e Wwf – starebbero già all’opera per costruire una nuova discarica della Tk a meno di due chilometri della Cascata delle Marmore. Una vera e propria bomba, tanto che le due associazioni annunciano un esposto alla procura e al ministero dell’Ambiente.
Quella alla Cascata è, in ordine di tempo, solo l’ultima delle minacce all’ambiente e al paesaggio della Conca. E’ di qualche settimana fa un incendio in una rimessa di camper in località Pantano a confine tra il comune di Terni e quello di Narni. Per giorni c’è stato l’allarme diossina. I primi rilievi, svolti nelle 48 ore successive il rogo, avevano evidenziato, infatti, una presenza di diossine-furani pari a ben cinquantotto volte la soglia massima. Con il passare dei giorni i livelli degli inquinanti, secondo le ultime analisi dell’Arpa, sono scesi fino a rientrare nei limiti imposti dalla legge.
Rimane, comunque, in piedi la problematica del risanamento ambientale dei siti che da tempo, a seguito di indagini e classificazioni effettuate sempre dall’Arpa, sono stati individuati e censiti come da bonificare. Nell’ultimo aggiornamento ne sono stati individuati 112 in Umbria di cui 74 nella provincia di Perugia e 38 in quella di Terni. Tra questi ultimi, in particolare, vanno ricordati tutto il polo chimico di Nera Montoro, l’Alcantara, la nuova Terni Industrie Chimiche, l’Enichem di Narni, l’ex deposito di scorie e terre di fonderia di vocabolo Fiori a Terni, l’ex discarica della Polymer e le due di Maratta a Terni, il torrente Tescino a San Carlo, sempre a Terni. A proposito del Tescino, la galleria lungo la Terni-Rieti che prende il nome dal torrente, e che passa sotto la discarica di vocabolo Valle, è uno dei “sorvegliati speciali” in fatto di problematiche ambientale. Subito appena inaugurata è finita al centro delle polemiche per delle infiltrazioni di acqua contaminata dalle volte del tunnel. Sono state effettuate analisi ed è stata aperta anche un’inchiesta.
Resta anche in piedi la questione annosa delle polveri di Prisciano, a ridosso dell’Ast. Una problematica che si trascina dalla notte dei tempi e che non trova ancora una soluzione.
Insomma, quando si parla di ambiente a Terni, sembra di muoversi su un terreno minato.