Caso Volkswagen, partì da Terni l’inchiesta sui filtri antiparticolato, poi archiviata a Roma

TERNI – Il terremoto che scuote la Volkswagen era stato anticipato da un’indagine partita da Terni e poi archiviata dalla procura di Roma. La vicenda – riportata oggi dal Corriere dell’Umbria – era partita da un esposto della Durikic Day Dream srl, ditta vicentina che aveva ideato un sistema per abbattere le sostanze inquinanti prodotte dai motori diesel. Il pm, Elisabetta Marrini, aveva aperto un fascicolo e aveva chiesto il parere dei tecnici secondo cui i filtri antiparticolato montati su alcuni tipi di auto da grandi case produttrici non erano rispondenti del tutto alle norme in materia ambientale. Il pm Massini aveva inviato gli atti alla procura di Roma, competente. La Dukic già nel 2011 aveva ravvisato che il sistema di abbattimento elettromagnetico, brevettato a livello europeo, non era mai stato omologato dagli organi competenti del ministero dei Trasporti. La Procura di Roma, pur informando del caso i ministeri, archiviò il caso.

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