Cassa integrazione in deroga, assegnati all’Umbria circa 23 milioni di euro
E’ pari a 22 milioni 928 mila 057 euro l’ammontare delle risorse assegnate alla Regione Umbria per fronteggiare le esigenze legate al pagamento della Cassa integrazione in deroga per il 2014 in esito alla sottoscrizione, lo scorso 8 maggio, del decreto interministeriale di riparto delle risorse tra le Regioni da parte del ministro del Lavoro e del ministro dell’Economia.
Le risorse assegnate all’Umbria consentono il completamento delle autorizzazioni per l’intero 2014. Le domande che con queste risorse potranno essere autorizzate sono oltre 6 mila 600 che riguardano più di 2 mila imprese e circa 10 mila 200 lavoratori. Tra essi coloro che sono interessati da periodi di sospensione lavorativa sono circa 2 mila 900.
Sono state attivate le procedure di autorizzazione che la Regione è tenuta ad emanare solo in presenza dell’assegnazione delle risorse nazionali intervenuta appunto lo scorso 8 maggio e comunicata ufficialmente quest’oggi. Il riparto delle risorse a favore della Regione Umbria, parte di un più ampio provvedimento che ha stanziato 478.000.000 di euro per la cassa in deroga, era fortemente atteso dai lavoratori interessati, dalle imprese e dalla parti sociali.
Nei prossimi giorni, appena ricevuto le indicazioni da Inps, le domande autorizzate verranno trasmesse per via telematica all’Istituto ai fini del pagamento.
Nel corso del 2014 la cassa integrazione in deroga ha interessato in Umbria oltre 13 mila lavoratori di cui 4 mila 300 che hanno almeno avuto una sospensione a 0 ore. Le imprese interessate nel complesso sono 2 mila 509.
L’impegno complessivo di risorse per il finanziamento di questo ammortizzatore sociale – conclude la nota della Regione – ad oggi supera i 40 milioni di euro.
Per Andrea Smacchi, si tratta di “una notizia importantissima”. “Il nostro futuro – dice il consigliere regionale del Pd – si realizza attraverso il lavoro e per ripartire è anche necessario che nessuno però rimanga indietro. Ecco quindi l’importanza di strumenti come gli ammortizzatori sociali”.