“Centrali di Bastardo e Pietrafitta, molta incertezza sul futuro”, la Cisl suona la sveglia alla Regione
La centrale di Bastardo inserita nei siti dell’Enel definiti marginali, quella di Pietrafitta che lavora a “scartamento ridotto”. Per l’idroelettrico dell’Umbria non è decisamente un buon momento e i sindacati Cisl e la Flaei Cisl dell’Umbria (Federazione degli elettrici) lanciano un grido di allarme “sulla preoccupante situazione di immobilità che da tempo sta vivendo il settore della generazione elettrica nella nostra regione”.
Per i due siti di Bastardo e di Pietrafitta, i sindacati ricordano che “non si conosce nessuna prospettiva di futuro produttivo, sia in termini conservativi, ne tantomeno in termini di investimenti”.
“Nello specifico – spiegano Cisl e Flaei Cisl – la centrale di Bastardo allo stato attuale è stata inserita dall’Enel tra gli impianti definiti marginali e come tali con una data di sospensione di produzione già definita, nel 2019 con la conseguenza che già a partire dal corrente anno si prevede un utilizzo minimo dell’impianto pari al 3% della propria capacità produttiva, indipendentemente dal reale andamento del mercato elettrico”.
“La centrale di Pietrafitta – continuano i sindacati – pur non rientrando tra gli impianti considerati marginali, è da tempo chiamata in servizio solo per pochissime ore annue e legittimamente quindi considerata a rischio. Per questo sito inoltre, alcune indiscrezioni fanno anche ipotizzare la soppressione della direzione locale e l’accorpamento della struttura con quella di Montalto di Castro, centrale di dimensioni maggiori ma per la quale è già prevista la chiusura definitiva”.
Cisl e Flaei Cisl osservano come “tutte queste scelte aziendali andrebbero ulteriormente a penalizzare il territorio umbro privandolo di un ulteriore centro decisionale, così come già tra l’ altro avvenuto da parte di Enel per l’area della distribuzione, che ha visto l’Umbria perdere due delle tre direzioni di zona”.
“E’ un film purtroppo già visto quello che spinge la Cisl e la Flaei regionali a richiedere con forza un’urgente e forte presa di posizione da parte delle Istituzioni regionali nei confronti di Enel affinché si apra un vero tavolo regionale partecipato da azienda e sindacati per affrontare in maniera concreta le prospettive future della generazione in Umbria ed evitare che Enel prosegua inesorabile con la sua azione di disimpegno nei confronti della nostra regione, a partire dallo sblocco dell’investimento a suo tempo previsto per l’efficientamento del sito di Pietrafitta”.
“Cisl e Flaei dell’Umbria – concludono – sono convinte che la politica dell’attendismo in questo momento non premia la nostra regione, ma anzi potrebbe favorire inevitabilmente altre regioni, a discapito del nostro territorio e della nostra storia produttiva”.