Centri per l’impiego, vertice in Regione. Entro l’autunno nuova legge sul lavoro
Si è svolto a Palazzo Donini un incontro tra la presidente della Regione Catiuscia Marini, gli assessori Fabio Paparelli e Antonio Bartolini, e i rappresentanti delle le organizzazioni sindacali confederali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil con all’ordine del giorno le prospettive dei Centri per l’impiego anche alla luce della vertenza aperta dalle stesse organizzazioni sindacali.
Il confronto tra le parti ha evidenziato in primis le criticità derivanti dalla necessità di un finanziamento pluriennale e strutturale da parte nazionale per il funzionamento dei Centri per l’impiego oltre che la prospettiva della riorganizzazione nel contesto regionale.
L’incontro si è concluso con la condivisione di un percorso che porterà entro l’autunno all’approvazione da parte della Regione della legge regionale sul lavoro.
Le tappe principali del percorso individuate prevedono: entro il 30 luglio l’adozione da parte della Giunta Regionale l’adozione del disegno di Legge quadro sulle Politiche attive per il lavoro già oggetto la cui predisposizione è stata oggetto di un lavoro partecipato con le Associazioni di Categoria delle imprese e con le Organizzazioni sindacali; in esito all’adozione dell’atto di della Giunta Regionale sarà avviato confronto tecnico per gli aspetti inerenti l’attivazione e l’organizzazione dell’Agenzia regionale per le politiche attive prevista nel dispositivo normativo; a settembre sarà infine avviato dell’iter legislativo in Consiglio regionale per l’approvazione della Legge in parallelo con il percorso nazionale di attribuzione del finanziamento strutturale alle Regioni per i Centri per l’impiego.
Durante l’incontro è stata condivisa la posizione sindacale di Cgil, Cisl e Uil per la valorizzazione della centralità del servizio pubblico erogato dai Centri per l’impiego ed espresso intendimento comune per l’attivazione delle iniziative finalizzate alla rapida definizione da parte del Governo risorse strutturali per i Centri per l’impiego da inserire nella legge finanziaria 2018, compreso uno specifico atto normativo nazionale per la stabilizzazione del precariato.