La Cisl dell’Umbria si mobilita il 2 dicembre a Firenze

La Cisl Umbria, assieme ai quadri, lavoratori, delegati e pensionati, si mobiliterà il prossimo 2 dicembre a Firenze. A dare l’annuncio il segretario generale regionale Cisl Umbria, Ulderico Sbarra, assieme a tutta la segreteria regionale. “La Cisl prosegue la mobilitazione –ha spiegato Sbarra- ricorrendo a forme diverse di manifestazione. Quindi, lo sciopero nel pubblico impiego e tre manifestazioni interregionali dei quadri e dei delegati. Tra gli obiettivi quelli di cambiare e migliorare le politiche del governo sul Jobs Act e sulla Legge di stabilità”.

Nel corso della conferenza stampa si è trattato anche dello sciopero del pubblico impiego, che si terrà a Roma il prossimo primo dicembre, per il rinnovo del contratto fermo da ormai sei anni. “La conseguenza questa –ha aggiunto il segretario- di trattative andate male con il Ministero. Ciò dopo un’importante mobilitazione unitaria che ha visto una grande presenza della Cisl dell’Umbria”.

Sbarra ha poi sottolineato che “la Cisl, rimarcando il fatto che gli scioperi devono essere guidati da motivazioni ben definite come il reddito, l’andamento della trattativa e la chiarezza dell’obiettivo, ha deciso di proclamare uno sciopero. E anche dall’Umbria sarà data voce anche alle migliaia di persone ancora precarie nella pubblica amministrazione”.

Per le questioni aperte, come il Jobs Act e la Legge di stabilità, la Cisl non si accoda alla decisione della Cgil e poi della Uil dello sciopero generale. “Per la Cisl lo sciopero non è in agenda –ha aggiunto il segretario- perché le due questioni sono aperte e molti punti stanno migliorando. In sede di decreti attuativi, inoltre, si potranno migliorare ancora alcuni dei contenuti. E poi –ha rinforzato- le iniziative si decidono con pari dignità, e non unilateralmente, per poi invitare gli altri”.

Per la Cisl Umbria, quindi, non si tratta di rinunciare alla lotta, anzi. “La pressione continuerà –ha affermato il segretario Sbarra- nel tentare di aprire prospettive, conquistando tavoli, impegnandosi per ottenere punti sostanziali, come il contratto a tutele crescenti, la riduzione dei contratti precari, la riorganizzazione del sistema degli ammortizzatori sociali, la riqualificazione e il ricollocamento dei lavoratori. Mobilitazione e confronto per cambiare e migliorare”.

La Cisl quindi, continuando ad abbracciare opzioni sindacali e quindi di negoziazione, allontana strade che “servirebbero solo ad ingenerare confusione e ad aggravare relazioni e una situazione economico sociale già difficile. I delegati e gli iscritti della Cisl Umbria hanno compreso la portata e il valore dei temi in campo e per questo stanno aderendo numerosi alla manifestazione di Firenze del 2 dicembre. Un sostegno massiccio alla linea dell’organizzazione e alle ragioni della negoziazione, per cambiare in meglio i testi proposti. La Cisl –ha concluso Sbarra- considera quella attuale una nuova fase per il sindacalismo italiano e lavorerà per ricomporre una nuova fase unitaria. Una fase che privilegi il confronto sindacale alla battaglia politica, scelta da altri”.

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