Città di Castello, il sindaco incontra la Provincia: al centro del dibattito viabilità, sicurezza stradale ed edilizia scolastica

CITTA’ DI CASTELLO – Viabilità, sicurezza stradale, edilizia scolastica, impianti sportivi e palestre, nuovi servizi per il cittadino al centro di un incontro, presso la residenza municipale, fra il sindaco, Luciano Bacchetta, l’assessore allo Sport e Ambiente, Massimo Massetti, il vicepresidente della Provincia di Perugia, Roberto Bertini ed il consigliere provinciale, Paolo Fratini.

Fra le novità emerse nel corso del confronto istituzionale fra i due enti, su progetti e questioni che riguardano da vicino la comunità locale e comprensoriale, l’imminente apertura nella sede tifernate dello Sportello Decentrato della Provincia di Perugia (“casa Verde” in via Martiri della Libertà) di un punto di ascolto per lo stalking e mobbing. “Partendo dall’esperienza positiva di collaborazione con l’Adoc – ha dichiarato il vicepresidente della Provincia di Perugia, Bertini – abbiamo pensato di aggiungere questo servizio a quanti si trovano a vivere una condizione di difficoltà e che magari non sanno a chi rivolgersi. Purtroppo i fenomeni di mobbing e stalking sono molto frequenti anche nella nostra regione”. Lo Sportello dedicato ai due fenomeni è nato nel 2012 dalla collaborazione fra la Provincia di Perugia e l’Adoc (Associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei cittadini) ed è attivo a Perugia, presso lo Sportello del Cittadino della Provincia in Piazza Italia tutti i martedì dalle ore 15.00 alle 17.30 e a Foligno in via Umberto I 48, il martedì dalle 16.00 alle 18.30. Agli Sportelli Adoc Umbria, nei primi 51 giorni del 2017 si sono avute 12 segnalazioni di mobbing e 8 di stalking; inoltre si è calcolato che in un’azienda con 15 dipendenti laddove serpeggia il mobbing si ha una perdiata di produttività di 150 mila euro annui. In totale il costo del mobbing in Italia si aggira sui 792 milioni di euro e colpisce prevalentemente donne e soprattutto in stato interessante che subiscono dei demansionamenti o addirittura licenziamenti. Questa è la fotografia del fenomeno scattata recentemente da Angelo Garofalo, presidente umbro dell’Adoc.

“L’obiettivo di questo servizio è quello di dare assistenza legale e supporto psicologico a tutti coloro che ritengono di essere vittime di stalking e mobbing. “Parliamo di fatti gravi – ha detto ancora il vicepresidente della Provincia Bertini – che spesso per paura non vengono denunciati: in altri casi le persone colpite non sanno a chi rivolgersi e nel 90% delle circostanze le vittime sono donne. Il lavoro svolto dallo Sportello è delicato e molto importante, va pubblicizzato per spingere chi ne avesse bisogno a utilizzarlo”. “Un confronto costruttivo quello che abbiamo avuto con i rappresentanti istituzionali della Provincia di Perugia su diversi ambiti di competenza dell’ente che hanno evidenti ripercussioni quotidiane sulla nostra realtà locale e comprensoriale. Entro breve quindi presenteremo ufficialmente a tutta la cittadinanza questo nuovo servizio, punto di ascolto per mobbing e stalking che la Provincia di Perugia, attraverso il proprio sportello a Città di Castello ed in sinergia con gli uffici comunali gestirà su scala comprensoriale”, hanno concluso il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore Massimo Massetti.

Polemiche sul mancato invito di Enea Paladino, anche lui consigliere provinciale, che se la prende con il sindaco. “A che titolo era presente Fratini? – si chiede – poiché Fratini non è l’unico consigliere provinciale della nostra vallata; sommessamente ricordo che oltre ad essere consigliere provinciale, sono anche l’unico consigliere che nelle ultime due legislature ha portato e difeso gli interessi altotiberini è il sottoscritto, con interpellanze , interrogazioni e mozioni in Consiglio Provinciale su viabilità, sicurezza stradale, edilizia scolastica, impianti sportivi e ambiente. Il dubbio è che al tavolo istituzionale doveva per forza essere presente anche un rappresentante del PD per non lasciare “soli” i due esponenti socialisti, cadendo così in questa gaffe istituzionale. Mi auguro che tali incresciose situazioni, lesive non dei miei interessi, ma della credibilità delle istituzioni non abbiano a ripetersi; all’uopo scriverò una cortese lettera al Sindaco Bacchetta in cui richiederò un chiarimento formale sull’accaduto”.

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